Messaggio di ringraziamento dopo la riapertura del Santo Sepolcro | Custodia Terrae Sanctae

Messaggio di ringraziamento dopo la riapertura del Santo Sepolcro

Cari pellegrini e fedeli,

Il Signore vi dia pace.

Desideriamo rivolgere a voi un messaggio dopo gli eventi di questi ultimi giorni.
Domenica scorsa, in accordo con le Chiese responsabili del Santo Sepolcro e dello Status Quo dei Luoghi Santi nella città di Gerusalemme, è stata presa la difficile decisione di chiudere le porte della Basilica del Santo Sepolcro a tempo indeterminato, come gesto di protesta contro una proposta di legge depositata alla Knesset e alcune iniziative della Municipalità che avrebbero messo a repentaglio il servizio delle Chiese alla piccola comunità cristiana che vive nella Città Santa, e la presenza stessa di una comunità cristiana locale.

Sapevamo che questa scelta estrema, volta a scuotere i nostri interlocutori e l’opinione pubblica, avrebbe creato disagio a molti pellegrini giunti fin qui per pregare nel luogo santo della Passione, morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ciò ha creato disagio e dispiacere anche a noi: siamo ben consapevoli che per molti il pellegrinaggio a Gerusalemme è un fatto unico nella vita e frutto di molti sacrifici.

Dopo la riapertura della Basilica del Santo Sepolcro, desideriamo perciò anzitutto esprimere la nostra più profonda riconoscenza ai pellegrini di tutto il mondo per la comprensione dimostrata nei nostri confronti e per la pazienza con cui hanno vissuto questa situazione. Questo disagio può forse aiutare a comprendere il disagio spesso sperimentato dalle nostre comunità locali e dai cristiani che vivono in Terra Santa.

Alla solidarietà e comprensione dimostrata dai pellegrini giunti a Gerusalemme da ogni continente, si è aggiunta la voce della comunità cristiana locale a cui esprimiamo la nostra riconoscenza per aver accompagnato l’iniziativa in modo solidale, pacifico e con la preghiera. Gli stessi frati e monaci che sono rimasti chiusi dentro la Basilica durante questi giorni hanno continuato a celebrare al suo interno i Santi Misteri e a pregare per una soluzione rapida e costruttiva di questo momento critico.

Infine, desideriamo ringraziare anche tutti coloro che, da tutte le parti del mondo, non ci hanno fatto mancare il sostegno discreto e silenzioso della preghiera, consapevoli di quanto stava avvenendo a Gerusalemme: vi chiediamo di continuare a rimanerci accanto affinché, illuminati e guidati dallo Spirito, possiamo continuare a custodire e tutelare i Luoghi della Memoria Evangelica, la piccola comunità cristiana locale e la singolare ricchezza umana, culturale e spirituale di Gerusalemme.

 

Fr. Francesco Patton OFM
Custode di Terra Santa

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Message of thanksgiving after the re-opening of the Holy Sepulchre

Dear pilgrims and faithful,

May the Lord give you peace.

We wish to send you a message after the events of the last few days.
Last Sunday, in agreement with the Churches responsible for the Holy Sepulchre and the Status Quo of the Holy Places in the city of Jerusalem, a hard decision was made to shut the doors of the Basilica of the Holy Sepulcher indefinitely, as a gesture of protest against a proposed law at the Knesset and certain municipal initiatives that would have jeopardized the service of the Churches to the small Christian community living in the Holy City, and the very presence of a local Christian community.

We knew that this extreme decision, aimed at shaking our interlocutors and public opinion, would have inconvenienced many pilgrims who have come here to pray in the holy place of the Passion, death and Resurrection of Our Lord Jesus Christ. This was an inconvenient and sorrowful situation for us as well: we are well aware that for many the pilgrimage to Jerusalem is a unique life experience and the result of many sacrifices.

Therefore, after the reopening of the Basilica of the Holy Sepulcher, we, first of all, wish to express our deepest gratitude to the pilgrims from all over the world for their understanding with us and for the patience with which they carried out this situation. This unease may perhaps help to increase awareness surrounding the hardship often experienced by our local communities and by Christians living in the Holy Land.

The voice of the local Christian community, to whom we express our gratitude for having supported the initiative in solidarity, peace and prayer, was added to the solidarity and understanding shown by the pilgrims who came to Jerusalem from every continent. The same friars and monks who remained closed inside the Basilica over the course of the last few days, have continued to celebrate the Holy Mysteries inside and to pray for a quick and constructive solution to this critical situation.

Finally, we would also like to thank all those who, from all over the world, did not miss the opportunity to send us their humble and silent support through prayer, being aware of what was happening in Jerusalem. We ask you to continue to remain close to us, enlightened and guided by the Spirit, so that we may continue to preserve and protect the places of Evangelical Memory, the small local Christian community and Jerusalem’s unique human, cultural and spiritual treasures.

Fr. Francesco Patton OFM
Custos of the Holy Land