I nuovi sacerdoti (29 giugno 2023) | Custodia Terrae Sanctae

I nuovi sacerdoti (29 giugno 2023)

AMOSE DANIEL MWALE

“Condividevano la nostra vita in modo semplice, umile. Questo mi ha portato a chiedermi ‘chi sono questi frati? Questa vita sembra bella’”. Amose ha 30 anni. È primogenito di 5 fratelli, è nato e cresciuto in Malawi. Fin da piccolo ha frequentato la parrocchia francescana e conosciuto i frati. Dieci anni fa la decisione di entrare nell’Ordine. “Nella nostra cultura, il primogenito deve continuare la famiglia, ma i miei genitori hanno accettato subito la mia decisione”. Nel 2019 è stato mandato in Terra Santa a studiare teologia. Dopo l’ordinazione, tornerà nella sua Provincia (San Francesco in Africa, Madagascar e Mauritius). “Vedere e toccare le cose che leggiamo nella Bibbia aiuta la fede e mi aiuterà nella mia missione”.

JOSEPH WAMBUGU KINYANJUI

Joseph viene dal Kenya, ha 32 anni ed è il penultimo di 6 fratelli. È cresciuto in una famiglia cattolica e in una parrocchia francescana. “Dove qualcuno soffriva, era povero o emarginato, lì c’erano sempre i frati. Questo mi ha attirato”. Dieci anni fa ha cominciato la vita religiosa. Nel 2019 è arrivato in Terra Santa per gli studi di teologia. Nel corso dell’anno ha perso entrambi i genitori, senza poter rientrare a causa della pandemia. Dopo l’ordinazione tornerà nella sua Provincia (San Francesco in Africa, Madagascar e Mauritius). “Essere in Terra Santa è una benedizione. È un luogo che parla di me e di come Dio mi ha amato. Lo porterò nel mio cuore e alla gente a cui sarò inviato”.

PHILIPPE NIKIZA

Diventare sacerdote era il suo desiderio da quando era bambino. Philippe viene dal Burundi, ha 33 anni ed è l’ultimo di 6 fratelli. Chierichetto in parrocchia, è entrato nel seminario minore a 13 anni. Una scelta sostenuta dalla mamma, ma ostacolata dai fratelli. I francescani li ha conosciuti attraverso letture e film. “Lo stile di vita di Francesco mi ha attratto”. Dopo il seminario, è entrato nell’Ordine. Dopo gli studi in Terra Santa, il suo desiderio si avvera: “Essere sacerdote non è un mestiere, ma un’esperienza di vita. Mi aiuterà a vivere la mia vocazione francescana”. Dopo l’ordinazione, Philippe tornerà nella sua Provincia (San Francesco in Africa, Madagascar e Mauritius).

JEAN MOGODA KOGBA

Ricorderà sempre quando, da novizio francescano, suo padre si inginocchiò davanti a lui e gli chiese perdono per non aver accettato dall’inizio la sua vocazione. “Non sapevo che combattevo con Dio” gli disse. Jean, 40 anni, viene dal Congo-Brazzaville ed è primogenito di 7 fratelli. Già lavorava e contribuiva alle spese familiari, quando ha deciso di diventare frate. A differenza di tanti sacerdoti africani, ha potuto studiare ed essere ordinato in Terra Santa: “È una grazia che Dio ha fatto alla mia vita”. Prima di tornare nella sua Provincia (Nostra Signora d’Africa) ringrazia la Custodia di Terra Santa, che accoglie tanti studenti africani: “Si sono presi cura di noi in tutto: un gesto d’amore, e anche segno dell’unità della Chiesa”.