Meditazione di Fr. Silvio De La Fuente, Domenica delle Palme, 24 marzo

Meditazione di Fr. Silvio De La Fuente, Domenica delle Palme, 24 marzo

Dal Vangelo secondo Marco

Marco 11, 1-10

Il brano del Vangelo secondo Marco, capitolo 11, versetti da 1 a 10, narra l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, un evento che segna l'inizio della Settimana Santa e viene commemorato ogni anno nella Domenica delle Palme. La meditazione su questo brano ci porta a considerare il senso della nostra esistenza e il posto che Dio occupa nella nostra vita.

All'inizio del racconto, Gesù invia due dei suoi discepoli a prendere un puledro su cui nessuno aveva mai cavalcato, una richiesta che può sembrare insolita, ma che è densa di significato. Gesù, il Re dei Re, sceglie un umile puledro per fare il suo ingresso a Gerusalemme, rifiutando ogni forma di fasto e potere terreno. La grandezza vera non risiede nella potenza o nell'apparire, ma nell'umiltà e nel servizio. Gesù ci insegna che è nella nostra vulnerabilità che possiamo scoprire la nostra vera forza, quella che deriva dalla fiducia in Dio e dal mettere in pratica i suoi insegnamenti.

Una volta iniziato il percorso verso Gerusalemme, vediamo che la folla stende i propri mantelli sulla strada e agita rami di palme e olivo. Questo simboleggia una profonda espressione di fedeltà, speranza e riconoscimento del Messia. Stendere i mantelli sulla strada per Gesù era un atto di estremo rispetto e onore, riservato alle figure di alta statura sociale o ai re. L'uso delle palme e dei rami di olivo, d'altra parte, ha una ricca simbologia. Nell'antichità, le palme erano simbolo di vittoria e trionfo, utilizzate per accogliere i vincitori al loro ritorno. I rami di olivo, invece, erano simboli di pace. Portare questi rami durante l'ingresso di Gesù a Gerusalemme significava riconoscere in Lui il Re vittorioso, il portatore di pace.

Gesù entra a Gerusalemme sapendo cosa lo attende: sofferenza, rifiuto e morte. Eppure, accetta tutto ciò per amore dell'umanità, per offrirci la possibilità di redenzione e di vita eterna. Questo atto supremo di amore ci mostra come, anche nei momenti di maggiore fragilità e disperazione, non siamo mai soli. Dio è sempre con noi, pronto ad accoglierci, a sostenerci, a trasformare il nostro dolore in gioia, la nostra morte in risurrezione.

Nella nostra vita quotidiana, possiamo trovare conforto e forza nell'esempio di Gesù. Ogni volta che ci sentiamo fragili, indeboliti dalle prove della vita, ricordiamoci dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Egli ci insegna che la vera grandezza risiede nell'amare gli altri, nel servire senza riserve, nel mettere la nostra vita nelle mani di Dio. La Domenica delle Palme ci invita a rinnovare il nostro impegno a vivere secondo i valori del Vangelo, a essere testimoni di pace, di giustizia e di speranza in un mondo che ha tanto bisogno di compassione e di amore.