“Ci ha insegnato ad amare la Terra Santa”: il Custode ricorda fra Pietro Kaswalder

“Ci ha insegnato ad amare la Terra Santa”: il Custode ricorda fra Pietro Kaswalder

Dieci anni fa, il 18 giugno 2014, moriva a Gerusalemme fra Pietro Kaswalder. Qualche giorno dopo avrebbe compiuto 62 anni, di cui 35 vissuti in Terra Santa. Era nato a Roverè della Luna, in provincia di Trento (Italia), il 22 giugno 1952 ed era stato ordinato presbitero il 26 giugno 1977. Ha preso la licenza in Sacra Teologia con specializzazione biblica allo Studium Biblicum Franciscanum, poi, per 26 anni, è stato docente di Esegesi dell’Antico Testamento e Geografia Biblica. Aveva partecipato a campagne di scavi sul Monte Nebo, a Macheronte e a Cafarnao, il luogo a cui era più legato e di cui, pochi mesi prima della scomparsa, nel marzo 2014, era stato nominato Direttore responsabile dei lavori di ristrutturazione del Parco Archeologico.

Il ricordo del Custode

Qualche settimana fa, la figura di fra Pietro Kaswalder è stata ricordata dal Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, a Roverè della Luna nel corso di una Messa celebrata alla presenza dei familiari e dei tanti amici che, a dieci anni di distanza, lo ricordano ancora con stima e con affetto. “A lui è legato innanzitutto il ricordo della mia prima visita in Terra Santa”, ha raccontato fra Patton. “Fu lui ad accogliermi nell’aprile del 1997, insieme a padre Virginio Ravanelli e da suor Elena Bosetti: una piccola comunità trentina che mi accompagnò in quei giorni”.

Amare la Terra Santa

“Padre Pietro Kaswalder – ha proseguito il Custode – era insegnante e maestro. In quella prima visita, ci ha fatto capire quanto sia importante poter conoscere ed amare questi luoghi dove Gesù visse e dove è sempre presente”. Con le sue guide e i suoi libri, accompagnando studenti e pellegrini, “ci ha aiutato a comprendere che conoscere questi luoghi significa conoscere la dimensione umana di Gesù. Una vita vera, reale, come ci confermano anche gli scavi archeologici”.

“Padre Kaswalder ci ha insegnato ad amare la Terra Santa”, ha concluso il Custode. “Ricordo le sue lacrime in una video chiamata del 2011: la guerra in Siria stava mostrando tutta la sua efferatezza. Oggi, la situazione è tutt’altro che migliorata. Anzi, tutto è ancora più doloroso e più complicato. Per questo, ricordando anche l’insegnamento di padre Pietro, vi chiedo di pregare per la Terra Santa, per i cristiani di questi luoghi sempre più difficili. Vi chiedo di pregare per la pace”.

Giorgio Lunelli