Comunicato degli Ordinari cattolici di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Comunicato degli Ordinari cattolici di Terra Santa

Segreteria generale
Comunicato 

Gli Ordinari cattolici di Terra Santa (AOCTS) si sono riuniti in Assemblea plenaria l’8-9 ottobre a Gerusalemme presso il Christian Information Center della Custodia di Terra Santa, recentemente rinnovato. Sua Ecc. il Pro-Presidente, Mons. Moussa El-Hage ha dato il benvenuto a tutti i 20 presenti senza dimenticare i Rappresentanti Pontifici e a Mons. Joseph Matta, Arcivescovo per la Galilea dei Greci Melchiti, che ha partecipato alla riunione dell’AOCTS per la prima volta. I nuovi arrivi in seno all’Assemblea sono benvenuti così potranno portare nuove idee e lavorare con entusiasmo per il bene della Chiesa. Il Nunzio Apostolico in Giordania Mons. Alberto Ortega Martin che è appena stato nominato Nunzio in Cile e l’Esarca Siriano-Cattolico, Mons. Grégoire Pierre Melki, sono sati ringraziati per il loro servizio pastorale e diplomatico, la loro condivisione della fraternità e semplicità di vita nei 5 anni e 17 anni nei quali hanno partecipato alle riunioni dell’AOCTS.


Mercoledì mattina gli Ordinari cattolici hanno concelebrato l'Eucaristia sul Monte Calvario. È stato un momento spirituale forte ed intenso. Ai piedi della croce, i Vescovi hanno pregato per le persone che soffrono nelle loro Diocesi e hanno offerto le loro preoccupazioni e difficoltà al Signore. "Nelle tue mani, Signore ..."

Tre parole possono riassumere i temi all'ordine del giorno: accettarsi l'un l'altro come fratelli, rispettare gli altri nella loro dignità, sapere come vivere in modo diverso.

1.    Essere accolti come fratelli. P. Rafic Nahra ha presentato il tema Formazione integrale dei migranti. La presenza di migranti in Giordania, Israele e Cipro è significativa, circa 250.000, dei quali circa la metà sono cristiani. Questi migranti devono affrontare molte questioni legali, sociali, economiche e di educazione dei figli; a volte sono soggetti a forme di schiavitù e persino costretti a scegliere la prostituzione come mezzo di sussistenza, senza dimenticare i richiedenti asilo che, fuggendo dalla loro terra, sono esposti alla violenza, allo stupro, al rapimento.
La Chiesa, cattolica per sua natura e missione, ha il dovere di educare lo sguardo e il cuore dei suoi fedeli, formare parrocchie e comunità, a vedere nell'altro l'immagine di Dio e vivere come fratelli in Cristo. Ai gruppi di cristiani migranti viene chiesto di aprirsi a una nuova cultura senza isolarsi e allontanarsi. Questa accoglienza diventa ricchezza e opportunità di crescita se generata dalla fede, sostenuta dal vero amore e nutrita dalla speranza.

2.    Rispettarsi a vicenda nella sua dignità. Dopo un lungo processo di preparazione, gli Ordinari hanno letto e apportato gli ultimi ritocchi al testo per definire un Codice Etico (= Codice di condotta) per i luoghi di vita e di lavoro gestiti dalla Chiesa. Ognuno ha il diritto di essere rispettato e il dovere di rispettare gli altri nella loro dignità. Qualsiasi atto di umiliazione, qualsiasi parola offensiva, qualsiasi tentativo di violenza deve essere vietato. Le nostre istituzioni diocesane, parrocchiali e religiose devono brillare attraverso la testimonianza dei valori umani e religiosi che salvaguardano e assicurano la crescita della persona umana.
Il Codice etico della Chiesa cattolica, una volta pubblicato e distribuito, servirà come base per la stesura di un Codice di condotta adattato a ciascuna delle istituzioni cattoliche. Questa non è un'opzione, ma un obbligo.

3.    Sapere come vivere diversamente. P. George Kraj ha presentato il tema: Autosufficienza alle radici del clericalismo. La Chiesa non è un'élite, il clericalismo è una caricatura della vocazione. Gli abusi di ogni tipo, il modo di esercitare l'autorità e uno stile non conforme alla vocazione ricevuta, hanno contribuito a riflettere sulla incoerenza di stile di vita. A partire dalla vocazione ricevuta, dobbiamo essere portati a riflettere sulla nostra coerenza di vita sacerdotale, sulla nostra dignità e vocazione battesimale, sulla missione della Chiesa di essere a servizio della comunione tra e con tutti. Per vivere in modo diverso, è essenziale chiedersi: dov'è il centro della mia vita?
Le idee derivanti dalla condivisione saranno oggetto di riflessione durante gli incontri di formazione di sacerdoti, diocesani e religiosi. Sapere come vivere diversamente richiede coraggio, ma è l'unico modo per essere testimoni credibili.

4.    Gli Ordinari hanno preso in considerazione il rapporto sul programma di studi imposto nelle scuole palestinesi. Nei libri di testo ci sono affermazioni e insinuazioni che possono essere fraintese e che portano al fanatismo e all'esclusivismo. Dal momento che ciò non riflette la posizione politica dello Stato di Palestina, gli Ordinari cattolici mettono la questione nelle mani del Segretariato per le scuole cristiane che seguirà il caso.


Decisioni

1.    Gli Ordinari cattolici ringraziano P. Iyad Twal per il suo servizio presso il Segretariato delle Scuole Cristiane di Gerusalemme e Palestina. Il nuovo segretario generale è P. Jamal Khader.
2.    Gli incontri di formazione permanente del clero sono lasciati all'iniziativa di ciascun Ordinario del luogo.
3.    Il tema, che sarà esaminato nella prossima riunione plenaria, toccherà un problema con dimensioni teologiche, ecclesiali e pastorali: l'ammissione ai sacramenti dei fedeli non cattolici. Per pacifismo e per non creare contrasti, spesso si tollerano errori gravi e inaccettabili.
4.    La prossima riunione plenaria si svolgerà il 10-11 marzo 2020.


Gerusalemme, 14 ottobre 2019