Ieri 16 febbraio, nell’ambito del VI Convegno dei Formatori della Custodia di Terra Santa, si è tenuto il Consiglio di Formazione. Ha aperto i lavori il Moderatore della Formazione Permanente, p. Marcelo Cichinelli, che ha offerto una relazione sullo stato della FoPe.
Il secondo relatore è stato il p. Bahjat Karakach, Maestro dei Postulanti, che ha cercato di chiarire quali sono gli obiettivi che si propone l’anno di Postulantato e i mezzi impiegati per raggiungerli.
Il terzo relatore è stato il p. Noel Muscat, Responsabile della Formazione e Studi della CTS e Maestro del Seminario di S. Salvatore, che ha ragguagliato sullo stato della formazione di post-noviziato.
In margine alla relazione di p. Noel è stato invitato a dare la sua testimonianza anche p. Luigi Recchia, Maestro degli studenti di Frascati, tra cui figurano tre nostri frati della Custodia, di cui il formatore ha sottolineato la capacità di integrazione nello Studentato della Provincia romana.
P. Noel ha chimato poi p. Najib Ibrahim, Moderatore dello Studium Theologicum Jerosolymitanum, a dire qualcosa sullo stato degli studi in CTS.
Con p. Bruno Varriano, Animatore vocazionale custodiale, è iniziata l’analisi del settore dell’animazione vocazionale. Tra i punti toccati merita menzione la necessità di lavorare alla creazione di un sito internet per l’animazione vocazionale, all’interno del sito della CTS.
Dopo la pausa di metà mattina, è il turno degli animatori vocazionali zonali. Inizia p. Badie Elias, animatore per Galilea e Giudea, seguito da p. Dhiya Azziz, responsabile dell’animazione in Giordania. Per il Libano ha parlato prima p. Toufic Bou Merhi, responsabile dell’animazione vocazionale nel paese dei cedri.
Segue p. Aquilino Castillo, Vice-animatore vocazionale per il Libano e responsabile della Casa di accoglienza di Harissa, molto frequentata da giovani per ritiri spirituali o incontri di preghiera.
Per la Siria prende la parola p. Firas Lutfi, residente ad Aleppo, che è in procinto di passare il testimone a p. Rami Petraki. Passando all’Europa, ha dato la sua testimonianza p. Agustin Pelayo, residente a Montefalco, sede dell’Aspirantato per tutta la CTS, oltre che del Postulantato. Per Washington ha parlato p. Jakob Matthew, responsabile per le vocazioni dei candidati di lingua inglese.
Per ultimo offre la sua testimonianza p. Rafael Sube, responsabile dell’animazione per l’America Latina, residente nel nostro convento di Buenos Aires.
Nel pomeriggio ci si è trasferiti da Assisi a Montefalco, dove ci si è divisi in due gruppi (Animatori vocazionali e Formatori), per discutere soprattutto dei programmi e dei tempi concreti del passaggio tra le varie tappe formative.
Dopo un intenso lavoro e la successiva condivisione di quanto discusso, i partecipanti al Convegno si sono ritrovati nella chiesa del convento di S. Fortunato per la S. Messa, presieduta da p. Najib, che si è soffermato soprattutto sul tema del rimanere in Cristo per dare frutto. Quindi ci si è ritrovati tutti nel refettorio del convento per condividere la gioia dello stare insieme e per passare qualche minuto di fraternità con la comunità di Montefalco e gli otto ragazzi lì ospitati (sette Postulanti di ogni parte del mondo e, per ora, un Aspirante, che attende di essere presto raggiunto dai suoi nuovi compagni dai cinque continenti).
Il secondo relatore è stato il p. Bahjat Karakach, Maestro dei Postulanti, che ha cercato di chiarire quali sono gli obiettivi che si propone l’anno di Postulantato e i mezzi impiegati per raggiungerli.
Il terzo relatore è stato il p. Noel Muscat, Responsabile della Formazione e Studi della CTS e Maestro del Seminario di S. Salvatore, che ha ragguagliato sullo stato della formazione di post-noviziato.
In margine alla relazione di p. Noel è stato invitato a dare la sua testimonianza anche p. Luigi Recchia, Maestro degli studenti di Frascati, tra cui figurano tre nostri frati della Custodia, di cui il formatore ha sottolineato la capacità di integrazione nello Studentato della Provincia romana.
P. Noel ha chimato poi p. Najib Ibrahim, Moderatore dello Studium Theologicum Jerosolymitanum, a dire qualcosa sullo stato degli studi in CTS.
Con p. Bruno Varriano, Animatore vocazionale custodiale, è iniziata l’analisi del settore dell’animazione vocazionale. Tra i punti toccati merita menzione la necessità di lavorare alla creazione di un sito internet per l’animazione vocazionale, all’interno del sito della CTS.
Dopo la pausa di metà mattina, è il turno degli animatori vocazionali zonali. Inizia p. Badie Elias, animatore per Galilea e Giudea, seguito da p. Dhiya Azziz, responsabile dell’animazione in Giordania. Per il Libano ha parlato prima p. Toufic Bou Merhi, responsabile dell’animazione vocazionale nel paese dei cedri.
Segue p. Aquilino Castillo, Vice-animatore vocazionale per il Libano e responsabile della Casa di accoglienza di Harissa, molto frequentata da giovani per ritiri spirituali o incontri di preghiera.
Per la Siria prende la parola p. Firas Lutfi, residente ad Aleppo, che è in procinto di passare il testimone a p. Rami Petraki. Passando all’Europa, ha dato la sua testimonianza p. Agustin Pelayo, residente a Montefalco, sede dell’Aspirantato per tutta la CTS, oltre che del Postulantato. Per Washington ha parlato p. Jakob Matthew, responsabile per le vocazioni dei candidati di lingua inglese.
Per ultimo offre la sua testimonianza p. Rafael Sube, responsabile dell’animazione per l’America Latina, residente nel nostro convento di Buenos Aires.
Nel pomeriggio ci si è trasferiti da Assisi a Montefalco, dove ci si è divisi in due gruppi (Animatori vocazionali e Formatori), per discutere soprattutto dei programmi e dei tempi concreti del passaggio tra le varie tappe formative.
Dopo un intenso lavoro e la successiva condivisione di quanto discusso, i partecipanti al Convegno si sono ritrovati nella chiesa del convento di S. Fortunato per la S. Messa, presieduta da p. Najib, che si è soffermato soprattutto sul tema del rimanere in Cristo per dare frutto. Quindi ci si è ritrovati tutti nel refettorio del convento per condividere la gioia dello stare insieme e per passare qualche minuto di fraternità con la comunità di Montefalco e gli otto ragazzi lì ospitati (sette Postulanti di ogni parte del mondo e, per ora, un Aspirante, che attende di essere presto raggiunto dai suoi nuovi compagni dai cinque continenti).