Dialogo interreligioso: ad Ain Karem si incontrano cristiani ed ebrei per celebrare le "feste della luce" | Custodia Terrae Sanctae

Dialogo interreligioso: ad Ain Karem si incontrano cristiani ed ebrei per celebrare le "feste della luce"

Fr. Severino introduces the meeting in Ain Karem
Fr. Severino introduces the meeting in Ain Karem

In Terra Santa si celebrano ogni anno le festività religiose dei tre grandi culti monoteisti. A dicembre i cristiani e gli ebrei celebrano rispettivamente le ricorrenze del Natale e di Hanukkah, due feste che hanno un punto in comune: la luce. Per noi cristiani, la venuta del bambino Gesù rappresenta la luce che entra nel mondo e rinnova le nostre vite; per gli ebrei, secondo quanto riportato nel Talmud, la luce è legata all'accensione miracolosa della Menorah per otto giorni,in occasione della purificazione del Tempio profanato dagli ellenici nel secondo secolo avanti Cristo; il prodigio consistette nel fatto che la combustione dell'olio necessario ad accendere il candelabro era sufficiente per un solo giorno, ma ne durò otto.

Queste analogie, unite al desiderio di conoscersi e venirsi incontro, spinge ogni anno numerosi abitanti di Ain Karem, quartiere situato a Gerusalemme ovest, a prendere parte a una conferenza organizzata dai francescani della Custodia di Terra Santa nell'ambito di un'iniziativa improntata al dialogo interreligioso. Nella speciale cornice del santuario francescano San Giovanni Battista ad Ain Karem, dove la tradizione indica situarsi il sito natale di Giovanni, cugino di Gesù, anche quest'anno si è ripetuta tale conferenza, partecipata da cristiani ed ebrei, ed improntata ad approfondire la conoscenza delle festività del Natale e di Hanukkah.

Ha aperto la conferenza, il guardiano del santuario francescano di Ain Karem, Fr. Severino Lubecki, che ha salutato i numerosissimi membri della comunità locale accorsi all'evento, ricordando la luce come elemento in comune tra le due ricorrenze: "La prima cosa che l'Onnipotente ha creato è stata la luce. E la luce era cosa buona. La luce è il dono di Dio per l'umanità, non ignoriamolo. Al contrario, permettiamo alla luce di brillare nelle nostre case e nel nostro cuore. Stiamo vivendo in questi giorni di autunno le notti più lunghe dell'anno. Ma tra pochissimo tempo le giornate cominceranno ad essere più lunghe e ancora una volta,anche nella natura, la luce vincerà sulle tenebre.Così dovrebbe essere nella nostra vita. Lasciamo che la luce penetri nel nostro cuore e nella nostra mente. Rivolgiamo ancora una volta i nostri occhi verso la luce. Felice Hanukkah e buon Natale!"

Dopo i saluti di Fr. Severino, sono poi intervenuti diversi relatori israeliani impegnati anch'essi nel dialogo interreligioso. Tra loro Hana Bendcowsky, membro del Rossing Center for Education and Dialogue, una organizzazione interreligiosa con sede a Gerusalemme che promuove una società più inclusiva per tutti i gruppi religiosi, etnici e nazionali. In particolare, attraverso l'educazione, l'incontro, la ricerca e la consulenza, il Rossing Center promuove il miglioramento delle relazioni tra ebrei, cristiani e musulmani in Terra Santa. Quindi è stato il turno di Tamar Hayardeni, ricercatrice presso l'Istituto Ben-Zvi, che ha parlato della sorprendente scoperta di un mikveh all'adiacente monastero di San Giovanni; successivamente Alon Orion, guida turistica, ha esposto i miracoli connessi al Natale e all'Hanukkah secondo le tradizioni cristiane ed ebraiche.

Dopo un pranzo conviviale, presso la vicina chiesa di San Giovanni Battista gli studenti dell'accademia musicale Magnificat della Custodia di Terra Santa si sono esibiti cantando, sotto la guida del direttore della scuola e segretario custodiale, Fr. Alberto Pari e della vicedirettrice della scuola, Giuliana Mettini. Sono stati eseguiti tre brani natalizi tradizionali: Joy to world, Carols of the bells e O Tannenbaum. L'accompagnamento musicale al pianoforte è stato eseguito da Don Filippo Morlacchi.

 

Filippo De Grazia