Fra Georges Abu Khazen nominato Vicario apostolico dei Latini | Custodia Terrae Sanctae

Fra Georges Abu Khazen nominato Vicario apostolico dei Latini

Lunedì 4 novembre Papa Francesco ha nominato Fra Georges Abu Khazen, ofm Vicario apostolico latino di Aleppo (Siria).
Nello stesso momento in cui la notizia è stata diffusa, il Custode di Terra Santa ha inviato a tutti i frati della Custodia un comunicato ufficiale per rallegrarsi dei meriti riconosciuti dalla Santa Sede a colui che sarà così elevato alla dignità di Vescovo.

Nel comunicato si legge: «Siamo certi che il Signore Gli darà la luce e la prudenza per guidare il gregge affidatoGli in un momento cosi difficile per la Terra che è chiamato a servire».

Fra Georges è conosciuto bene dai frati e dai fedeli di Terra Santa poiché è stato parroco di Gerusalemme a due riprese (nel 1975 e dal 1998 al 2004) e di Betlemme (dal 1983 al 1998).

Fra Georges, nato nel 1947 ad Aïn Zebdeh (Libano) di rito maronita, è entrato nell’Ordine dei Frati Minori della Custodia nel 1968. Ha pronunciato i voti perpetui nel 1972 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973, dopo aver concluso gli studi presso l’Università di Kaslik (Libano).
Ha servito la Custodia in Egitto, in Terra Santa e in Libano.
Dal 2004 è in Siria, Parroco della Parrocchia San Francesco di Aleppo, Guardiano del Convento francescano della città e Vicario delegato per il Nord.
È stato amministratore apostolico «sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis» del Vicariato di Aleppo dei Latini, dopo le dimissioni per motivi di età in aprile scorso, di Mons. Giuseppe Nazzaro, ofm, anch’egli della Custodia ed ex-Custode.

Fra Georges, dall’inizio della guerra in Siria, è stato anche coordinatore degli aiuti raccolti da ATS Pro Terra Sancta, ONG della Custodia e dell’appello per la raccolta di fondi dal titolo: «Emergenza Siria». L’estate scorsa, in occasione del Capitolo triennale, ha testimoniato insieme agli altri frati venuti dalla Siria, come i quattordici religiosi della Custodia presenti nella Regione siriana abbiano dovuto reinventare, laddove si trovano, nuove risorse per servire le popolazioni residenti, nonostante le immani difficoltà riscontrate ogni giorno.

V’invitiamo a unirvi agli auguri che il Custode ha espresso alla fine del suo comunicato: «AugurandoGli ogni bene nel Signore, lo affido alla vostra preghiera, affinché possiate accompagnarlo in questo significativo momento della Sua vita» e a continuare a pregare per la Siria, per tutti i suoi abitanti, affinché gli attori del conflitto sappiano trovare il cammino verso una riconciliazione nazionale nella giustizia e nella pace.