A Gerusalemme grande partecipazione alla settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

A Gerusalemme grande partecipazione alla settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Week of Prayer for Christian Unity 2023 (St Mark Church, January 27)
Week of Prayer for Christian Unity 2023 (St Mark Church, January 27)

"Fate il bene, cercate la giustizia" (Isaia 1:17) è il tema scelto per la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani 2023, che a Gerusalemme ha visto coinvolte le numerose confessioni cristiane presenti in Terra Santa. Nove incontri di preghiera che si sono svolti dal 21 al 29 gennaio, ogni giorno in luogo diverso, la cui partecipazione di fedeli e religiosi ha confermato lo spirito ecumenico delle comunità partecipanti (anglicani, armeni, luterani, greco-cattolici, greco-ortodossi, comunità siriache ed etiopiche e cattolici di rito latino) che convivono quotidianamente da secoli, ognuna con le proprie peculiarità.

Quest’anno sono state le parole del profeta Isaia a guidare le riflessioni della preghiera: Isaia parlò per risvegliare la coscienza del popolo di Giuda sulla realtà di una situazione dominata da ingiustizia e ineguaglianza, da combattere radicando la giustizia e la rettitudine in Dio. Il mondo di oggi, soprattutto qui in Terra Santa, rispecchia per molti versi le sfide della divisione che Isaia ha affrontato nella sua predicazione: il mondo cristiano è chiamato a impegnarsi ad affrontare l’oppressione e le divisioni della famiglia umana e a farsi testimone e promotore di giustizia e di pace.

La settimana di preghiera nella città santa ha avuto inizio sabato 21 gennaio (alcuni giorni dopo la data ufficiale) per consentire agli armeni di festeggiare l’Epifania. Come da tradizione, il primo appuntamento è stato al Santo Sepolcro, dove la comunità greco-ortodossa ha guidato la preghiera di Compieta presso l’altare della Crocifissione sul monte Calvario. La domenica seguente, 22 gennaio, la preghiera è stata ospitata presso Cattedrale anglicana di San Giorgio e lunedì 23 presso la Cattedrale armena di San Giacomo. Martedì 24 gennaio la Chiesa Luterana del Redentore ha accolto una nutrita delegazione delle comunità cristiane e il pastore luterano Fursan Ayed Zumot ha ricordato ai presenti la missione comune a cui sono chiamati tutti i cristiani di tutte le confessioni, «quella di servire il prossimo».

Mercoledì 25 gennaio, giorno della conversione di San Paolo, è stato il turno del Patriarcato Latino. Durante la preghiera, anche questa particolarmente partecipata, il Patriarca dei Latini S.B. Pierbattista Pizzaballa ha voluto rivolgere parole di incoraggiamento a tutte le Chiese di Terra Santa, ricordando come esse, «nonostante i tanti conflitti che da generazioni tormentano questa Terra, sono molto attive nell’edificazione della Gerusalemme celeste» attraverso le scuole, gli ospedali, le case per anziani e tutte le realtà costruite sul territorio. «Sono il nostro modo di fare il bene qui in Terra Santa e di operare la giustizia, di aprire gli occhi sul dolore e sull’oppressione». «Tuttavia - ha continuato il Patriarca - la consolazione non ha bisogno solo di gesti di accoglienza, ma anche di una parola. Abbiamo il dovere di annunciare con la vita, ma anche con le parole, il Vangelo di giustizia e di pace».

Giovedì 26 gennaio la preghiera si è svolta presso il Cenacolo, sul Monte Sion, ed è stata condotta da Rev. Fr. Maksymilian Nawara, O.S.B., abate presidente della Congregazione Benedettina dell’Annunciazione insieme con la comunità benedettina della Dormizione. Padre Nikodemus Schnabel, Vicario patriarcale per la pastorale dei migranti e rifugiati in Terra Santa, nell’omelia ha invitato i fedeli presenti a riporre fiducia nello Spirito Santo, la cui discesa è avvenuta proprio nel Cenacolo il giorno di Pentecoste. «Lo Spirito Santo è la forza per superare le ingiustizie e le oppressioni, per seguire la giustizia e operare il bene», ha sottolineato P. Nikodemus.

Venerdì 27 gennaio è stata la volta della comunità Siriaca Ortodossa del Patriarcato di Antiochia e Gerusalemme, nella Chiesa di San Marco: la preghiera è stata guidata da Sua Eminenza l’Arcivescovo Mor Anthimos Jack Yakoub, Vicario Patriarcale di Gerusalemme e Terra Santa, mentre sabato 28 gennaio la preghiera si è svolta presso la Chiesa Ortodossa della comunità etiope. La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si è conclusa domenica 29 gennaio nella Chiesa greco-cattolica dell'Annunciazione nella città vecchia di Gerusalemme.

Silvia Giuliano