Dal 28 al 30 gennaio 2011 si è svolta nell’auditorium del convento di San Salvatore a Gerusalemme la dodicesima edizione del Concorso per pianoforte “Nikolaus de la Flüe” organizzato dall’Istituto Magnificat della Custodia di Terra Santa.
La “Piano Competition” del Magnificat è il più antico concorso di musica della Terra Santa riservato ai giovani pianisti palestinesi, compresi gli arabi di passaporto israeliano. La finalità del concorso è infatti quella di individuare e incentivare giovani valenti musicisti per divulgare la musica classica occidentale anche nel contesto della società araba, storicamente meno interessata a questo tipo di repertorio.
La maggioranza dei trenta iscritti faceva parte di una fascia di età compresa tra i dieci e i quindici anni, mentre quattro partecipanti non raggiungevano i dieci e uno solo aveva diciannove anni. I concorrenti provenivano da Gerusalemme, Nazaret, Shafa-Amer, Abu Gosh, Ramle, Betlemme e Beit Shaur; per questi ultimi è stato rilasciato un visto specifico dalle autorità israeliane, in quanto le città di Betlemme e Beit Shaur fanno parte dei territori governati dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Accompagnati dai loro genitori e dai loro insegnanti (questi in prevalenza maestri russi di cittadinanza israeliana) i concorrenti erano suddivisi in categorie in rapporto all’età e alla difficoltà dei brani obbligatori da eseguire, tra i quali alcune invenzioni contrappuntistiche di Padre Armando Pierucci, fondatore e direttore del Magnificat e il Preludio e fuga in do minore di Bach, ai quali si aggiungeva un brano a scelta di corrispondente levatura. La giuria, presieduta da P. Pierucci, era composta da insegnanti e musicisti quali, Romano Zancan, Anna Lisa Ogeniti e Angelino Rampazzo (Vicenza), Nancy Romano (Roma) e da Alhan Ashkar Hilo (Nazaret).
Da quest’anno il sostenitore principale della manifestazione è l’associazione svizzera Amici del Magnificat, che ha desiderato intitolare il concorso a San Nikolaus de la Flüe, patrono della Confederazione Elvetica; nelle edizioni precedenti il concorso era intitolato alla memoria di Carlo Tavasani, ricordato insieme alla madre Anita Crasnich, recentemente scomparsa, nel corso della serata finale.
Oltre ai premi e agli attestati, alcuni dei vincitori avranno l’opportunità di esibirsi nel mese di marzo a Lugano e a Ginevra, mentre altri terranno alcuni concerti in Italia a giugno.
Il concorso pianistico del Magnificat propone una competizione legata anche ad altri premi, come quello in memoria di Giuseppina Zeppilli, quello della Qattan Foundation e quello legato al sostegno del Monte dei Paschi di Siena, che ha comportato l’esecuzione di un brano per due pianoforti e coro con la partecipazione del coro femminile Yasmeen diretto da Hania Sabbara, la direttrice didattica del Magnificat. Per l’importanza dell’evento, la serata finale è stata registrata da “Palestine TV” che la trasmetterà integralmente.
Fra Riccardo Ceriani
La “Piano Competition” del Magnificat è il più antico concorso di musica della Terra Santa riservato ai giovani pianisti palestinesi, compresi gli arabi di passaporto israeliano. La finalità del concorso è infatti quella di individuare e incentivare giovani valenti musicisti per divulgare la musica classica occidentale anche nel contesto della società araba, storicamente meno interessata a questo tipo di repertorio.
La maggioranza dei trenta iscritti faceva parte di una fascia di età compresa tra i dieci e i quindici anni, mentre quattro partecipanti non raggiungevano i dieci e uno solo aveva diciannove anni. I concorrenti provenivano da Gerusalemme, Nazaret, Shafa-Amer, Abu Gosh, Ramle, Betlemme e Beit Shaur; per questi ultimi è stato rilasciato un visto specifico dalle autorità israeliane, in quanto le città di Betlemme e Beit Shaur fanno parte dei territori governati dall’Autorità Nazionale Palestinese.
Accompagnati dai loro genitori e dai loro insegnanti (questi in prevalenza maestri russi di cittadinanza israeliana) i concorrenti erano suddivisi in categorie in rapporto all’età e alla difficoltà dei brani obbligatori da eseguire, tra i quali alcune invenzioni contrappuntistiche di Padre Armando Pierucci, fondatore e direttore del Magnificat e il Preludio e fuga in do minore di Bach, ai quali si aggiungeva un brano a scelta di corrispondente levatura. La giuria, presieduta da P. Pierucci, era composta da insegnanti e musicisti quali, Romano Zancan, Anna Lisa Ogeniti e Angelino Rampazzo (Vicenza), Nancy Romano (Roma) e da Alhan Ashkar Hilo (Nazaret).
Da quest’anno il sostenitore principale della manifestazione è l’associazione svizzera Amici del Magnificat, che ha desiderato intitolare il concorso a San Nikolaus de la Flüe, patrono della Confederazione Elvetica; nelle edizioni precedenti il concorso era intitolato alla memoria di Carlo Tavasani, ricordato insieme alla madre Anita Crasnich, recentemente scomparsa, nel corso della serata finale.
Oltre ai premi e agli attestati, alcuni dei vincitori avranno l’opportunità di esibirsi nel mese di marzo a Lugano e a Ginevra, mentre altri terranno alcuni concerti in Italia a giugno.
Il concorso pianistico del Magnificat propone una competizione legata anche ad altri premi, come quello in memoria di Giuseppina Zeppilli, quello della Qattan Foundation e quello legato al sostegno del Monte dei Paschi di Siena, che ha comportato l’esecuzione di un brano per due pianoforti e coro con la partecipazione del coro femminile Yasmeen diretto da Hania Sabbara, la direttrice didattica del Magnificat. Per l’importanza dell’evento, la serata finale è stata registrata da “Palestine TV” che la trasmetterà integralmente.
Fra Riccardo Ceriani