Inizia la Quaresima in Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae

Inizia la Quaresima in Terra Santa

Gerusalemme, 9 marzo 2011

Come in tutta la Chiesa, la Quaresima è iniziata anche in Terra Santa e ci si appresta a vivere questo tempo di grazia che precede la Pasqua. Quest'anno i calendari liturgici delle varie cristianità permettono di vivere la Pasqua contemporaneamente e questo clima quaresimale che accomuna tutte le Chiese si sente forte tra i fedeli locali.

Mercoledì alle 6,30 la prima Santa Messa delle Ceneri davanti all'edicola del Santo Sepolcro con frati, pellegrini e anche alcuni fedeli locali ha dato l'inizio alle celebrazioni proprio nel luogo dove Cristo è risorto. Alle otto del mattino poi sono iniziate nella parrocchia di San Salvatore le celebrazioni per le scolaresche.

Sono state necessarie due celebrazioni per accogliere tutti i giovani fedeli: la prima presieduta da padre Ibrahim Faltas ofm e una seconda alle 9,30 presieduta dal parroco di San Salvatore padre Feras Hejazin ofm. L'invito che il parroco ha voluto fare ai giovani fedeli è di cogliere il tempo di Quaresima come occasione per pensare alla nostra salvezza, alla nostra conversione e alla nostra relazione con Dio che ci porta ad amare il prossimo anche attraverso il digiuno, la preghiera e la carità verso chi è bisognoso.

Le celebrazioni si sono concluse alle 19,00 con l'Eucarestia e l'imposizione delle ceneri per i frati del convento di San Salvatore presieduta dal Padre Guardiano Artemio Vitores che ha ricordato ai suoi confratelli come la Quaresima sia un tempo di conversione e che convertirsi vuol dire volgersi verso Cristo e il suo Vangelo attraverso le pratiche quaresimali del digiuno, elemosina e preghiera.

Con questa giornata densa di celebrazioni è iniziato un periodo liturgico che per la Chiesa di Gerusalemme ha radici profondissime che si perdono fin nei primi anni della presenza francescana in Terra Santa, una liturgia che qui assume il volto dei Luoghi Santi che hanno visto compiersi il Mistero Pasquale.

Articolo e foto di Marco Gavasso