La settima marcia francescana in Siria | Custodia Terrae Sanctae

La settima marcia francescana in Siria

Fr. SAMHAR ISAAC, ofm
Responsabile della Marcia Francescana e della pastorale vocazionale in Siria
“E’ la settima marcia francescana. Quest'anno è speciale perché ritorna dopo 11 anni di interruzione a causa della guerra e della crisi in Siria. L'ultima edizione della marcia, infatti, è stata nel 2010.”

ABDALLAH IBRAHIM
Partecipante alla settima Marcia Francescana in Siria
“Incoraggio ogni giovane, uomo o donna, a vivere questa esperienza, in particolare quelli che non conoscono sé stessi o la propria missione nella vita cosi che possano scoprirla in questa marcia.”

Grazie a Dio che conduce sempre alla vittoria. Come i poveri non abbiamo nulla ma abbiamo “arricchito” molte persone. Malgrado le tenebre e l'angoscia, la guerra, la paura e la morte che hanno distrutto gli anni più belli della vita, che hanno cercato di spegnere la luce e lo spirito della giovinezza e che hanno portato alla disperazione nei cuori e all’indebolimento della fede la gioventù francescana siriana è tornata sul suo cammino, ha fatto breccia nelle tenebre e ha visto la luce.

Questa settima edizione della marcia, dal titolo sulla "Via di Francesco", è partita da "Autan", passando per "Barshin" e "Kafroun", fino a "Bakto". 103 giovani, uomini e donne, si sono uniti, con amore fraterno ,ai frati francescani per vivere la fede, la gioia, la semplicità del Vangelo e la spiritualità francescana. Provenienti da tutte le parrocchie e le città della Siria, si sono uniti nell'amore per la vita, per la Chiesa e per la fratellanza. Per questi giovani un cammino per le strade nel cuore della Siria, ma anche un viaggio interiore nella profondità della loro umanità e della loro fede, per stabilire un legame profondo con Dio, nell'amore di suo Figlio e nella potenza del suo Santo Spirito.

MERA MOUSA
Partecipante alla settima Marcia Francescana in Siria
“Ho partecipato alla marcia, piena di entusiasmo e fiduciosa che sarebbe stata bellissima nonostante la fatica. Volevo sperimentare come vivere la spiritualità di San Francesco: abbiamo vissuto la castità, la povertà e l'obbedienza, abbiamo vissuto l'amore e la pace interiore; ho vissuto momenti più che meravigliosi con persone che sono entrate a far parte della mia famiglia. Una bellissima esperienza. Il mio rapporto con Dio si è rafforzato, ho imparato ad essere distaccata e a rinunciare alla maggior parte delle cose di cui avevo bisogno nella mia vita, e che ora non mi servono più!”

Una piccola Chiesa piena di vita, forza, speranza e amore in Dio, che ha cercato di non farsi condizionare dalla mancanza di elettricità, di acqua, di cibo, l’allentamento dal mondo esterno, dai cellulari, da internet, oltre che dalla pioggia, dal freddo e dalla situazione economica debilitante. Hanno sfidato sé stessi e le circostanze per raggiungere il traguardo per cui si sono messi in cammino

FADI SABA
Volontario alla settima Marcia Francescana in Siria
“Ho partecipato perché questa esperienza è più che meravigliosa, e ci ha spinto verso Cristo. L'esperienza che abbiamo acquisito durante questa marcia è molto cristiana e ci ha insegnato come alcune volte viviamo con il dubbio sull'esistenza di Dio o altre cose su Dio, ma grazie alla marcia ci siamo ricordati che Dio è sempre presente ed è con noi”.

Sono diventati fratelli nell'amore di Cristo e nella gioia di San Francesco, uniti in un solo cuore, in un’unica fede e in un’unica preghiera con i loro fratelli e con le loro guide, i frati di San Francesco. Provenienti da tutti i paesi hanno superato confini, circostanze e tempo per offrire tutto l'amore, l'esperienza, il sostegno e il buon esempio ai loro giovani fratelli nella Chiesa che sono il futuro, l’ energia e la gioia di fronte alle guerre e al male.

MARCELLE KAADI
Partecipante alla settima Marcia Francescana in Siria
“Ho partecipato a questa marcia perché ognuno di noi ha bisogno di vivere delle esperienze belle e difficili, per mettersi alla prova. Ho fatto tante belle esperienze con tante persone e ho conosciuto tante persone provenienti da altre province. Ho imparato nuove preghiere e mi sono avvicinata a Gesù. In effetti, abbiamo approfittato di tutto ciò che facevamo, i temi o le preghiere o anche il modo di camminare. Anche se a volte molti dicevano che non cela facevano più, alla fine c'era qualcosa di più forte di noi che ci ha dato forza, Gesù, che era sempre con noi”.

Questa marcia ha anche aiutato molti a trovare la loro vocazione. Alcuni di loro si sono sentiti chiamati ad essere padri o madri, altri ad essere monaci o monache, ma tutti chiamati ad essere a sostenere ed a essere buoni servitori della Chiesa.

Fr. SAMHAR ISAAC, ofm
Responsabile della Marcia Francescana e della pastorale vocazionale in Siria
“Certamente, l'obiettivo di questa marcia è stato vivere sulle orme di San Francesco d'Assisi e della sua spiritualità. Attraverso questo viaggio, caricandosi delle borse, questi giovani hanno potuto vivere o comprendere ciò che San Francesco ha vissuto in Italia. Durante questa marcia, abbiamo contemplato la bellezza della natura del nostro Paese, e allo stesso tempo, abbiamo visitato chiese per noi nuove, e abbiamo pregato per le persone che ci hanno accolto nei monasteri e nei villaggi che abbiamo attraversato, come fece San Francesco. “Pace e Bene” era il saluto che usava in qualunque luogo passasse o qualunque persona incontrasse: anche i nostri saluti sono sempre stati “Pace e Bene.”

La mano di Dio potente, bella, tenera, la sua grande cura hanno reso possibile questa marcia, così come l'intercessione della Vergine Maria, nostra Signora dell'Immacolata Concezione, che ha protetto questa marcia e ha avvolto tutti con la sua maternità e il suo manto.

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