“La terra dove Dio rivela il suo amore”

“La terra dove Dio rivela il suo amore”

A Vicenza si chiude l’appuntamento sulle Terre Bibliche dedicato al centenario dello Studium Biblicum Franciscanum

Si sono tenuti a Vicenza tra il 24 e il 26 maggio una serie di appuntamenti dedicati alla Terra Santa nell’ambito delle iniziative della “Linfa dell’Ulivo: Focus sulle Terre Bibliche”.

Questa serie di incontri, focalizzati sulle ricerche e lo studio dei siti in Terra Santa, ha visto la partecipazione dei docenti e studiosi dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, che quest’anno commemora i suoi 100 anni, ricordati anche dalla mostra del Centenario allestita nel salone del Palazzo delle Opere Sociali di Vicenza.

Il professore don Gianantonio Urbani, professore invitato di Escursioni bibliche dell’SBF e responsabile dell’allestimento della mostra, è anche tra gli organizzatori di questo appuntamento annuale: «L’edizione 2024 si è chiusa con un’ottima partecipazione e un grande coinvolgimento del pubblico, anche grazie alla mostra dedicata 100 anni che stiamo ospitando qui a Vicenza. La mostra, allestita per la prima volta a Roma in occasione dell’apertura del Centenario, è alla sua seconda tappa, e sarà poi a Milano, a Falconara Marittima e in altre sedi in via di definizione».

Fra Bottini dello Studium Biblicum: ricordiamo i pionieri con lo sguardo al futuro

Tra i relatori, Fra Giovanni Claudio Bottini, docente emerito dello SBF, la cui relazione si è incentrata sui 100 anni di scoperte nei luoghi santi. Fra Bottini si è intrattenuto con la narrazione di quelli che sono stati i pionieri della ricerca archeologica dello Studium Biblicum e hanno visto l’esordio della meravigliosa stagione di riscoperta dei luoghi Santi citati nel Nuovo Testamento.

«Il bilancio di questi 100 anni è davvero notevole – commenta Fra Bottini –. Non c'è luogo santo o santuario che non sia stato analizzato e approfondito dai francescani e che non abbia uno studio storico archeologico e letterario. Ogni singolo sito è stato esplorato non alla ricerca di una idea “preconcetta” ma per verificare quanto la tradizione cristiana e letteraria e la tradizione costituita dai pellegrini abbiano il loro fondamento sul campo. Il futuro è aperto dalle nuove sfide che fanno dell'archeologia e della ricerca storica un cantiere costituito da discipline differenti e che insieme costituiscono la ricerca storica e archeologica».

Infatti, oggigiorno ogni scavo necessita ogni del lavoro di tantissimi specialisti di settore, in campo archeologico, numismatico, antropologo, della ceramica e così via.

I nostri maestri vivi nello studio delle loro opere

Fra Amedeo Ricco, archeologo dello SBF ha potuto presentare una parte del frutto delle sue ricerche incentrate sull’Anastasis nella Basilica del Santo Sepolcro per la rilettura di alcuni aspetti ancora inediti. «Attraverso le mie ricerche – sottolinea Fra Amedeo – ho avuto modo accedere ai materiali di tutti gli studiosi che si sono succeduti in questi 100 anni: il loro scritti, i loro disegni, le loro riflessioni sono ancora vivi proprio grazie alla possibilità di fruire di questo prezioso tesoro. E così anche io, con il mio lavoro, divento parte viva di questo centenario».

L'intervento di Fra Massimo Pazzini ha declinato il tema del festival di Vicenza dal titolo “Agape” e ha parlato della forza della Parola di Dio nel Cantico dei Cantici, narrazione del’amore umano che spinge verso l'Amore divino. «La parola di Dio è parola umana, parola umana che viene santificata – spiega Fra Massimo Pazzini – . Quest'anno il tema del festival biblico è l'amore ed apprendiamo l'esempio dal Cantico dei Cantici, dove l'amore viene visto e vissuto e narrato da tutti i punti di vista. L'amore umano è la cosa necessaria per poter arrivare all'amore di Dio: significa che se vogliamo veramente amare Dio, dobbiamo necessariamente partire dall'amore umano».

Il prof. Bruno Callegher, numismatico e collaboratore dello SBF, ha poi presentato gli studi sulle monete condotti da padre August Spijkerman dello SBF, attraverso una rilettura appassionata delle ricerche di questo studioso che ha dato molto per la numismatica soprattutto del sito di Qumran .

Infine Don Raimondo Sinibaldi, presidente della Fondazione Homo Viator, ha concluso l’edizione del festival con una relazione sul tema dell’amore per la Terra Santa del popolo vincentino, amore testimoniato anche dalla presenza di numerose reliquie a Vicenza.

Silvia Giuliano

Foto Credits © Fondazione San Teobaldo Vicenza