Scambio di auguri dei francescani alle Chiese Ortodosse, all'insegna del comune impegno per la pace

Scambio di auguri dei francescani alle Chiese Ortodosse, all'insegna del comune impegno per la pace

Nella mattinata di martedì 9 gennaio, i frati francescani guidati dal Vicario della Custodia di Terra Santa fra Ibrahim Faltas sono stati accolti dai 3 Patriarcati ortodossi presenti a Gerusalemme, quello Greco-ortodosso, quello copto e quello siriaco, per porgere i loro auguri natalizi. Le Chiese ortodosse hanno infatti celebrato la Festa della Natività del Signore domenica 7 gennaio.

La visita di auguri dei frati fa tradizionalmente seguito alla recente accoglienza presso la Curia dei capi delle Chiese Ortodosse, recanti i loro auguri a ridosso del Natale dei latini. Mentre il prossimo 19 gennaio sarà la Chiesa armeno-ortodossa di Terra Santa a festeggiare, nello stesso giorno, il Natale e l'Epifania.

In questi mutui ricevimenti, che da sempre rappresentano un’occasione per le diverse comunità cristiane di Gerusalemme di incontrarsi e vivere insieme un fraterno momento di convivialità, le diverse confessioni cristiane hanno ribadito – quest’anno in particolare – la loro unione e il loro comune impegno per favorire il dialogo verso la pace e la riconciliazione dei popoli della Terra Santa.

Visita al Patriarcato greco-ortodosso

Guidati dai kawas, il Vicario della Custodia di Terra Santa ed il corteo dei frati hanno raggiunto il Patriarcato greco-ortodosso dove ad attenderli c'era Sua Beatitudine Teofilo III.

Fra Faltas ha voluto esprimere la sua gratitudine «per il rapporto fraterno esistente tra il Patriarcato greco-ortodosso e la Custodia francescana di Terra Santa», citando a proposito lo storico incontro di Papa San Paolo VI con Athenàgoras, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli sotto l'ospitalità del grande predecessore di Teofilo III, il Patriarca Benedetto I. Paolo VI aveva ribadito l’importanza della  collaborazione dei cristiani, nonostante il peso della storia e le numerose difficoltà, soprattutto riguardo ai lavori di restauro presso la Basilica del Santo Sepolcro. «Preghiamo – ha aggiunto il Vicario – che il messaggio del Natale raggiunga profondamente i cuori di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, portando la pace in questa regione, in Medio Oriente e nel mondo intero».

«Anche quando la terra del Principe della pace è sconvolta dalla guerra – ha esordito il Patriarca Greco-ortodosso – il mondo guarda a questa Terra perché qui è nata la speranza affinché la famiglia umana possa trovare la vera riconciliazione, in un percorso di mutuo rispetto e di reciproca comprensione». «Restiamo uniti – ha esortato Teofilo III – in un unico obiettivo di farci non solo custodi dei luoghi Santi ma anche di favorire il dialogo. Prendiamo questa opportunità per ribadire il nostro desiderio di pace e l'immediato cessate il fuoco». «Siamo anche grati – ha concluso – per la vostra sollecita partecipazione nel rinnovo della Basilica del Santo Sepolcro, in cui tutti siamo coinvolti».

Visita al Patriarcato copto-ortodosso

È stato poi il turno degli auguri di natale ai copti-ortodossi, il cui Patriarcato è situato nell'area antistante l'abside della Basilica del Santo Sepolcro, nei pressi della IX stazione della Via Dolorosa. I frati e il Vicario sono stati ricevuti calorosamente dall'arcivescovo copto-ortodosso, Antonious.

Porgendo i suoi saluti, Antonious ha sottolineato come «i raduni di fraternità sono un grande dono per ritrovarci e meditare insieme il Natale di Cristo. Ricordiamoci che, come Dio ha fatto uscire Eva dal costato di Adamo, la Chiesa nasce dal Cristo: e in essa, ognuno trova il suo posto».

Visita al Patriarcato siriaco-ortodosso

I frati hanno infine raggiunto il Patriarcato siriaco-ortodosso, dove ad attenderli vi era il vescovo Jakub Jack insieme alla comunità siriaca.

Il Vicario ha dapprima porto gli auguri a nome di tutta la comunità francescana e poi ha voluto ricordare tutte le vittime del conflitto e coloro che sono messi a dura prova dalla guerra in corso, tra cui le comunità che soffrono per la mancanza di pellegrini: «Questa terra ha bisogno di pace: quella costruita su un sincero desiderio di incontro, di accoglienza e di fraternità».

Mons. Jakub Jack ha ringraziato i francescani per gli auguri: «Il Signore ci ricorda che dobbiamo attraversare tante difficoltà: Lui però ha vinto il mondo. Questa è la nostra fede, che ci deve fare rimanere saldi anche nelle avversità».

Silvia Giuliano