La prospettiva di un bel Natale per 24 famiglie di Betlemme | Custodia Terrae Sanctae

La prospettiva di un bel Natale per 24 famiglie di Betlemme

Il 25 novembre prossimo, dopo l’ingresso solenne a Betlemme per la festa di Santa Caterina, il Custode di Terra Santa, fr. Pierbattista Pizzaballa, inaugurerà due edifici di 7 piani che costituiscono il complesso residenziale “Santa Caterina”, per un totale di 24 appartamenti destinati ai cristiani latini della città.

Questa costruzione s’inserisce nel programma di ristrutturazione e nuove costruzioni intrapresi dalla Custodia a favore dei cristiani di Betlemme.

Il progetto risponde a più di un obiettivo:
1. Fornire un alloggio alle famiglie cristiane della città;
2. Offrire opportunità di lavoro;
3. Frenare l’emigrazione delle famiglie cristiane;
4. Riavvicinare Chiesa e fedeli;
5. Potenziare gli investimenti immobiliari nel paese;
6. Custodire e conservare le proprietà in Terra Santa per il bene della società.

Nel quadro di questo programma, a Betlemme, sono quasi 70 gli alloggi in corso di costruzione. A questo numero corrisponde una lista d’attesa di più del doppio di famiglie in grave disagio abitativo.

La scelta per l’assegnazione è stata fatta da una commissione seguendo dei criteri obiettivi.

Ogni famiglia ha, dunque, debitamente compilato un questionario indicando le proprie risorse, il numero delle persone a carico etc.

La Commissione è formata da cinque membri: l’Economo della Custodia p. Abdel Masih Fahim; il parroco della parrocchia, p. Amjad Sabbara, ofm e il direttore della scuola di Terra Santa. p. Marwan Di’Des, ofm; oltre ai membri della comunità locale. Essi hanno deliberato insieme, valutando singolarmente ogni caso.

Per quanto che riguarda il complesso residenziale “Santa Caterina”, i lavori sono stati iniziati a luglio 2004; i felici beneficiari sono stati informati dell’avvenuta assegnazione agli inizi di novembre e hanno potuto prendere possesso immediato del nuovo appartamento.

Gli alloggi sono tutti di 115 mq, ripartiti in tre camere da letto, due stanze da bagno, un grande soggiorno, un comodo balcone e una spaziosa cucina che viene fornita già arredata.

Senza ostentazione il complesso residenziale è stato definito di qualità elevata.

La Custodia di Terra Santa ritiene doveroso poter offrire ai poveri strutture di ottima qualità e veramente belle. Il rapporto qualità/prezzo ha valso all’architetto palestinese Najib Nasser più di un elogio.

L’affitto richiesto dalla Custodia sarà di 200 dollari al mese (160 Euro, 860 Shekels), contenendo il costo degli affitti abituali della città che vanno dai 400 ai 600 dollari.

Per un confronto, ricordiamo che un poliziotto palestinese guadagna 400 dollari al mese (320 Euro, 1700 Shekels); un professore può percepire dai 700 agli 800 dollari (550/630 Euro o 3025/3460 shekels).

“Se a Betlemme è possibile sopravvivere con 250/300 dollari al mese, è a partire da 1000 dollari (780 Euro) che si può vivere decorosamente”, cioè pensare serenamente ad avere una casa decente, a mandare i figli a scuola, restando tuttavia attenti alle spese (il che comporta anche a non ammalarsi, a non fare viaggi, e a non pensare di andare al ristorante…): è quanto ci dice un padre di famiglia di Betlemme.

Poche famiglie oggi possono contare su questa retribuzione:“Fino alla seconda Intifada (sollevazione dell’anno 2000) quando la situazione economica permetteva che entrambi i genitori lavorassero, la vita era sopportabile”. La città di Betlemme ha conosciuto nel 2006 un tasso di disoccupazione vicino al 60% della sua popolazione attiva.

Ricordiamo anche che l’assenza di un Stato Palestinese e di strutture sufficienti in seno all’Autorità palestinese, fanno sì che non esista alcun apparato, né di assicurazione né di pensione di anzianità. Le famiglie dunque, devono poter risparmiare esse stesse per avere di che vivere oltre i 65 anni, età legale di fine attività lavorativa.

Si comprendono meglio così i bisogni degli abitanti e gli sforzi sostenuti dalla Custodia per aiutarli.

E’ anche il caso di sottolineare che la costruzione di questo lotto di appartamenti è stata affidata a Najib Nasser, architetto, palestinese e cristiano, dopo una gara d’appalto che ha interessato tutte le imprese betlemite.

Egli risiede a Betlemme e lavora a numerosi progetti della Custodia, ivi compreso a Gerusalemme. Il suo studio da’ lavoro a 26 persone tra architetti, ingegneri, disegnatori e segretarie. Altre cento persone sono coinvolte come direttori dei lavori, capi dei progetti, operai qualificati. Il cantiere di Betlemme è stato seguito permanentemente da due ingegneri che hanno controllato l’avanzamento dei lavori.

Il costo del complesso residenziale “Santa Caterina” raggiunge i 5 milioni di dollari; finanziati dalla Custodia di Terra Santa con l’aiuto dell’Europa e dell’America.

Parecchie altre opere sono in corso di realizzazione: a Gerusalemme (Betfage); a Gerico; a Nazareth; a Jaffa; e ancora a Betlemme. A Tripoli del Libano poi sono in costruzioni tre altri edifici, uno dei quali finanziato grazie ad un dono di papa Giovanni Paolo II.

Ricordiamo che la Custodia di Terra Santa vive ed opera in gran parte grazie alla generosità dei cristiani di tutto il mondo, specialmente in occasione della colletta annuale del Venerdì Santo. Anche quest’anno, dunque, i cristiani del mondo intero offriranno alle famiglie cristiane di Betlemme una nuova abitazione.

Un bel regalo di Natale, nella città che ha visto nascere il Salvatore e Principe della Pace.

MAB