Carissime sorelle, carissimi fratelli,
Il Signore vi dia pace!
- Quest’anno nella nostra celebrazione vigiliare abbiamo un motivo in più per pregare, ed è dato dalla situazione in cui ci troviamo, che è una situazione di guerra, non solo qui in Terra Santa, ma in molti Paesi del mondo. Come ha detto tante volte papa Francesco ci troviamo nel mezzo di una terza guerra mondiale a pezzi.
- Devo ringraziare il Guardiano del Getsemani, Fr. Siniša per aver avuto già qualche settimana fa l’idea di dedicare alla preghiera per la pace questa solennità di Maria Assunta al Cielo.
Per l’occasione abbiamo insieme pensato di preparare un’apposita preghiera, da sottoporre all’approvazione del Patriarca, sua Beatitudine il Cardinal Pizzaballa, che a sua volta ha voluto invitare tutti i fedeli del Patriarcato a utilizzare questa preghiera per chiedere con fede, per intercessione di Maria, il dono della pace. Come succede spesso con ciò che nasce a Gerusalemme, questa iniziativa, ha poi trovato accoglienza in tante parti del mondo.
- Maria assunta al cielo in anima e corpo è segno di quella umanità nuova nella quale sono ormai realizzate le antiche profezie: le spade saranno trasformate in aratri e le lance in falci, le nazioni non si combatteranno più reciprocamente e nessuno si eserciterà più nell’arte della guerra (cfr. Is 2,4; Mi 4,3).
Maria assunta al cielo appartiene già a quel mondo nuovo in cui la mucca e l’orsa possono pascolare insieme, il vitello e il leoncello stanno pacificamente insieme, così pure il leopardo e il capretto, il lupo e l’agnello. E il bambino può mettere la mano nel nido dei serpenti senza essere punto dal morso mortale (cfr. Is 11,1-9).
- Maria assunta al cielo appartiene già a quel mondo capovolto, da lei cantato nel Magnificat (Lc 1,46-56) e proclamato da suo Figlio nelle Beatitudini (Mt 5,5-11; Lc 6,20-26): un mondo in cui non sono i forti, i ricchi, i potenti e i prepotenti a fare tendenza, ma i miti e i deboli, i misericordiosi e gli operatori di pace; un mondo in cui prevale la logica degli umili e dei poveri in spirito anziché quella dei superbi; un mondo in cui la sofferenza disinnesca la vendetta perché diventa via all’empatia, alla compassione, all’accettazione dell’altro, anziché fonte di rabbia, di odio e di rancore.
- Questa sera perciò guardiamo a Maria, guardiamo a ciò che Dio ha operato in Lei e crediamo fermamente che nulla è impossibile a Dio: nemmeno trasformare in un giardino di pace questo campo di battaglia e di morte che è il mondo in cui viviamo. Maria assunta al cielo in anima e corpo appartiene già pienamente al mondo nel quale è ormai completa la vittoria pasquale di suo Figlio Gesù sul male e sulla morte.
- Per questo possiamo affidare alla sua intercessione la nostra preghiera e il nostro desiderio di pace.
Per questo possiamo chiamarla Regina della Pace, visto che la pace è lo stesso suo Figlio Gesù che nella sua passione, morte e risurrezione ha distrutto l’inimicizia e dato inizio a una creazione nuova e a una nuova umanità (cfr Ef 2,14-19).
- Che Maria assunta al cielo ottenga per noi questa sera una fede simile alla sua, perché riusciamo davvero a credere che nulla è impossibile a Dio, che Dio ancora vuole e può fare grandi cose per noi, e con questa fede possiamo chiedere e ottenere il dono della pace per la Terra Santa, per il Medio Oriente e per il mondo intero. Così sia.