Al Dominus Flevit, per piangere con chi piange | Custodia Terrae Sanctae

Al Dominus Flevit, per piangere con chi piange

Mercoledì 24 Febbraio, al Dominus Flevit sono iniziate le pellegrinazioni quaresimali che i Francescani animano ogni anno.
« La tradizione di celebrare la Messa nei luoghi stessi in cui si compirono i fatti, risale ai primi secoli dell'era cristiana. Celebrare la liturgia delle stazioni aiuta a ricordare i misteri della Passione durante la Quaresima », spiega Fra Sergio Galdi ofm, Segretario di Terra Santa, che ha presieduto la Messa Solenne di questa ricorrenza.
Una trentina di concelebranti, numerosi religiosi e religiose, alcuni pellegrini e abitanti della Terra Santa, si sono riuniti nella piccola chiesa del Santuario. Costruito sulle pendici del Monte degli Univi dall'Architetto Italiano Antonio Barluzzi, nel 1955, il tetto del Santuario ha la forma di una lacrima. Qui la tradizione rimanda il luogo dove Gesù pianse su Gerusalemme, annunciando il futuro doloroso della Città: “Perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata” (cf. Lc 19,41-44).
« In arabo, il nome è kanisatbouka’ al-rab, che significa chiesa dei pianti di Dio », traduce Fra Sebastian Eclimes, Guardiano del Santuario Francescano. Anche l'espressione latina, Dominus flevit, significa “Il Signore ha pianto”.

Nell’omelia, Fra Frédéric Manns ha sottolineato come i testi parlano dei pianti. Di Geremia, al momento dell'esilio a Babilonia (Gr 14, 17-21); di San Paolo per la sua comunità, nelle Lettera ai Filippesi (cf. 3,18); di Gesù su Gerusalemme.
« Cosa significa piangere? Solo colui che ama soffre. È l'amore che genera sofferenza e lacrime. In altre parole è la misericordia che suscita le lacrime poiché chi ha un cuore di pietra non si lascia commuovere ».
I cuori affranti sono luoghi privilegiati in cui Dio si rivela, poiché si aprono a Dio e alla Sua misericordia.
L'anno giubilare voluta dal Papa incoraggia la pratica delle Opere di Misericordia, così definite da San Paolo: « Gioire con chi gioisce e piangere con chi piange » (cf. Rm 12,15).
Citando Papa Francesco, Fra Frédéric Manns, ofm ha inoltre spiegato perché Gerusalemme non riconobbe la venuta del Signore. Ebbe paura, non della gioia di cui Dio ci ricolma, ma della conversione con le sorprese che apporta. Poiché convertirsi significa abbandonarsi a Dio, lasciarsi guidare da Lui e non voler controllare tutto. « Dobbiamo chiedere a Dio un cuore affranto per fare l'esperienza della Sua misericordia », ha concluso Padre Manns.

Un sobrio rinfresco è stato servito nel cortile del Convento.

Durante la Quaresima, in preparazione alla Settimana Santa, i Francescani della Custodia animano le Pellegrinazioni settimanali nei Santuari legati alla Passione.
A questa tradizione, che risale alla fine del XIX secolo, sono tutti invitati: pellegrini di passaggio e cristiani che vivono in Terra Santa.

Mercoledì 2 marzo – Getsemani - ore 16,00 Messa solenne.
Predicazione: Fra Frédéric Manns, ofm

Mercoledì 9 marzo - Flagellazione - ore 17,00 Messa solenne.
Predicazione: Fra Frédéric Manns, ofm

Giovedì 10 marzo - Betania - ore 6,30 Messa nella Tomba di Lazzaro - ore 7,30 Messa nella chiesa del Santuario.
Predicazione: Fra Frédéric Manns, ofm - Pellegrinaggio all'Ascensione e al Pater Noster

Mercoledì 16 marzo – Lithostrotos - ore 17,00 Messa solenne.
Predicazione: Fra Artemio Vítores, ofm

Sabato delle Palme 19 marzo - Betfage - ore 9,00 Messa solenne.
Predicazione: Fra Artemio Vítores, ofm


HM