Buona Pasqua ecumenica | Custodia Terrae Sanctae

Buona Pasqua ecumenica

Nei giorni che seguono la Pasqua, e’ consueto, nelle strade della Citta’ Vecchia di Gerusalemme, incrociare gruppi di rappresentanti delle molte comunita’ cristiane di Terra Santa.
Introdotti dai propri “Kawas”, i battitori in abito ottomano che scandiscono il passo del corteo, i religiosi cristiani della Citta’ santa si fanno visita presso le rispettive sedi per scambiarsi gli auguri dopo la Resurrezione.

Un “buona Pasqua” che risuona in tante lingue diverse, mentre simile e’ lo svolgersi delle visite… il corteo, l’accoglienza e il saluto, lo scambio ufficiale degli auguri con un breve discorso del rappresentante della comunita’ in visita e di quella ospitante e infine un momento informale di convivialita’.

Una sorta di rito, regolato non da norme ma dalla tradizione, che si ripete anno dopo anno in occasione delle feste di Natale e di Pasqua e che manifesta i passi di un cammino ecumenico fatto anche di gesti quotidiani.

Diversamente dall’anno scorso e da quello precedente, quest’anno non c’e’ stata coincidenza nella celebrazione della Resurrezione per cattolici e ortodossi, che seguono rispettivamente il calendario gregoriano e quello giuliano. E’ toccato dunque per primi ai francescani ricevere la visita delle comunita’ ortodosse, che hanno festeggiato la Pasqua il 15 aprile. Nei giorni scorsi, i frati della Custodia, cosi’ come i rappresentanti del Patriarcato latino di Gerusalemme, hanno ricambiato gli auguri a greci ortodossi, armeni, copti, siriani ed etiopi, in uno spirito ecumenico che ha particolare valore qui, in Terra Santa, dove convivono – a rappresentare i cristiani – tante chiese e riti diversi.


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