Convento di San Paolo Apostolo in Maarrat-Saidnaya: Benedizione della prima pietra nell’anno giubilare paolino | Custodia Terrae Sanctae

Convento di San Paolo Apostolo in Maarrat-Saidnaya: Benedizione della prima pietra nell’anno giubilare paolino

9 agosto 2008

1. Terreno e progetto di struttura per l’apostolato giovanile in Maarrat-Saidnaya

Durante la visita del Custode ai conventi di Damasco (6-8 maggio 1996), i frati gli espressero la necessità di avere un luogo adatto all’apostolato della gioventù, dove si potessero vivere momenti di incontro e di ritiro. Il Custode ci incoraggiò a cercare un terreno, assicurandoci aiuto per la realizzazione del centro. Dopo tre anni di ricerche valutammo come idoneo un terreno di 5.395 mq a Maarrat-Saidnaya, in un’ottima posizione e affacciato su uno splendido paesaggio: esso disponeva di un pozzo e di una casetta di 80 mq. ancora non finita. Il terreno venne acquistato dalla Curia custodiale nel 2000, ma si valutò necessario ingrandirlo con l’acquisto di altri pezzi limitrofi, e raggiunta un’area di 22.000 mq, il terreno venne registrato con numero unico al catasto col nome di “Comunità Latina di Siria, Waqf dei religiosi francescanidi Terra Santa”.

Alla fine di novembre 2004, il Discretorio visitò le case della Siria: una Visita storica per le nostre cronache. Il 24 Nov. 2004 ci si recò tutti insieme sul terreno, che quel giorno era tutto coperto di neve. A tutti i Discreti piacque molto sia il luogo che il progetto, e si poté quindi procedere alla "costruzione del complesso estivo di Maarrat Saidnaya".

Da quella data il Consiglio Regionale si impegnò per arrivare alla migliore definizione del progetto, inviando a tutti i frati le coordinate del terreno e i requisiti minimi richiesti, così che ognuno potesse apportare le proprie idee e suggerimenti, misurandosi con i desideri di avere una struttura capace di accogliere un centinaio di giovani, avente una Cappella separata dal piccolo conventino, con una casetta per il portinaio…

Il Consiglio, da parte sua, aveva affidato il lavoro di progettazione a tre architetti diversi perchè ognuno lo elaborasse secondo i propri criteri. Ma nessuno dei tre ci soddisfò.

Durante la seconda visita del Discretorio (giugno 2006), venne presa in esame una bozza del progetto, che era stata preparata e preventivamente discussa nel mese di aprile in una riunione a Maarrat. Nel convento di Bab Touma, il Discretorio apprezzò il progetto illustrato dalla bozza e auspicò che se ne concretizzasse in cifre il preventivo. Il Consiglio Regionale in accordo con fra Michele Piccirrilo, incaricò allora gli architetti italiani Luigi Leoni e Chiara Rovati, dello studio di P. Costantino, di elaborare un disegno definitivo e completo seguendo lo schema approvato dal Discretorio. Il loro progetto fu accolto con soddisfazione dai frati di Damasco e del Consiglio.

Per accelerare l’adeguamento del progetto alle leggi sull’edilizia siriane, e fare un preventivo dettagliato, il Custode nominò il 29 maggio 2008 una commissione ristretta all’interno del Consiglio Regionale perchè terminasse tutti questi preparativi entro la fine del 2008, in modo da poter vedere iniziare i lavori non appena terminata la ristrutturazione del convento di Aleppo.

2. Il nuovo convento di san Paolo in Maarrat-Saidnaya e la Benedizione della Prima Pietra

In occasione dell’anno giubilare di san Paolo il Discretorio nominò una commissione custodiale (marzo 2008) con l’incarico di dare indicazioni sulle iniziative possibili da prendere come Custodia. Sottoposte queste indicazioni al Discretorio, vennero nominati cinque frati che risiedono in Siria, incaricandoli di realizzare quattro iniziative. L’iniziativa n. 2 dice: Porre la prima pietra e intitolare a san Paolo il Centro per la pastorale giovanile e la catechesi di Maarrat-Saidnaya.

E’ per questo che il 9 agosto alle ore 11,30, noi frati di Damasco, attorno al padre Custode, in un festoso incontro animato dal gruppo Scouts della nostra parrocchia di Bab Touma, ci siamo trovati sul terreno di Maarrat-Saidnaya per la benedizione della prima pietra del nuovo centro giovanile e della lapide del nuovo convento. Erano presenti le suore della comunità del Memoriale san Paolo.

Una cerimonia semplice, che ha avuto inizio con la lettura di due brani del Nuovo Testamento. La preghiera dei fedeli e quella per le vocazioni hanno introdotto alla lettura di una pergamena scritta in latino, arabo e italiano e che è stata firmata dal Custode, dal Delegato custodiale per la Siria e il Libano, dall’Economo regionale, e da altri sei frati.

La pergamena e la preghiera per le vocazioni, protette in un sacchetto di plastica, sono state quindi messe in un incavo della pietra, sigillato poi con cemento.

La gioia di questo primo atto sulla strada della costruzione del Centro di pastorale giovanile è continuata in un ristorante di Saidnaya, dove abbiamo pranzato.

Siano rese grazie al Signore e ai Benefattori se il progetto diverrà realtà: sarà di grande giovamento spirituale per la gioventù delle nostre chiese di Siria.

fra Romualdo Fernandez ofm
Economo regionale