Da centinaia di anni al Santo Sepolcro le liturgie della quaresima si ripetono identiche. La testimonianza di Mariano da Siena, pellegrino nel 1431, riporta lo stesso programma di preghiere che si è svolto la terza domenica di quaresima. I vespri del sabato e la veglia, che solo durante il tempo che precede la Pasqua sono accessibili a tutti i fedeli, hanno introdotto alla terza domenica di questo tempo forte. Come previsto, domenica 19 marzo mattina i kawas hanno scortato i frati francescani della Custodia di Terra Santa fino alla sede del Patriarcato latino di Gerusalemme. L’Amministratore apostolico Monsignor Pierbattista Pizzaballa, così, ha fatto il suo ingresso al Santo Sepolcro, accompagnato dai frati e accolto dal guardiano della fraternità Fr. Zacheusz Drazek.
Di fianco all’Edicola della tomba vuota, prossima all’inaugurazione dopo i restauri,sull’altare della Maddalena si è svolta la solenne celebrazione eucaristica, preceduta dalla preghiera delle lodi. I canti in latino con l’organo si mischiavano con i canti dei copti e dei greco-ortodossi. La particolarità della Pasqua di questo anno, infatti, è che coincidono le date della festività per le diverse chiese cristiane e, quindi, le preghiere nella Chiesa della Resurrezione si svolgono negli stessi momenti. L’omelia della messa solenne è stata pronunciata in arabo da Fr. Sebastiano Eclimes, guardiano della Dominus Flevit, dal pulpito della cappella della Maddalena. Il frate ha ripercorso innanzitutto il cammino della quaresima fin qui intrapreso: «Abbiamo visto nella prima domenica come Dio ci abbia invitato a conoscere il mistero del Cristo come uomo, tentato dal diavolo, e come alla fine ne sia uscito vittorioso. Così anche nella seconda domenica: l’evangelista Matteo apre per noi una strada più diretta per entrare nel mistero di Cristo, trasfigurato sul Tabor, mistero che consiste nella luce di Dio, che appare in Cristo. [...] In questa domenica, il Cristo appare come l’acqua viva capace di dissetare per sempre. È la storia della Samaritana».
Fr. Sebastiano si è soffermato poi sui veri assetati: i sofferenti, le persone che subiscono le guerre, i desiderosi di giustizia e anche coloro che fanno del male e insegnano l’odio al prossimo. Sono uomini che hanno negato e allontanato Dio dalla vita. «La conoscenza personale del Cristo cancella ogni sete, odio, violenza, invidia», ha spiegato il guardiano della Dominus Flevit.
Per tutti i pellegrini e coloro che sono in Terra Santa, la conoscenza di Cristo può passare anche per le peregrinazioni quaresimali che ogni anno vanno a ripercorrere i luoghi legati alla passione di Gesù. Nei prossimi mercoledì si svolgeranno delle messe solenni al Getsemani (22 marzo), alla Flagellazione (29 marzo) e al Lithostrotos (5 aprile), oltre alla peregrinazione a Betania del 29 marzo. Per le prossime due settimane prima della domenica delle palme, inoltre, continueranno al Santo Sepolcro le liturgie quaresimali aperte ai pellegrini con processione e vigilia il sabato notte e messa la domenica mattina.
Beatrice Guarrera
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