La festa dell’Annunciazione a Nazaret | Custodia Terrae Sanctae

La festa dell’Annunciazione a Nazaret

Nazaret ha celebrato la sua festa principale durante il fine settimana del 24-25 marzo: l’Annunciazione dell’angelo a Maria.

Sabato 25 marzo, Nazaret ha celebrato la sua festa più importante: l’annunciazione. Una ricorrenza piena di tradizioni, meditazioni, gioia, fede e preghiera.

Durante la vigilia, venerdì 24, alcuni rappresentanti delle comunità cristiane si sono radunati nella Grotta della Annunciazione, per accogliere l’amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme nel suo ingresso solenne nella Basilica e per recitare insieme i vespri.

Calata la notte, molti fedeli si sono radunati per pregare e contemplare il mistero nel luogo in cui l’Angelo annunciò a Maria che sarebbe diventata la Madre del Salvatore.



S. E. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm
Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme

“E’ un’esperienza, una realtà che dobbiamo solo accogliere. Vedere come la grandezza, l’onnipotenza di Dio accetta di passare attraverso la libertà di una donna, Maria, che con il suo sì, con la sua partecipazione piena ha reso possibile la redenzione di tutta l’umanità. ‘E una cosa così grande che tutta la vita non basta per comprenderla, eppure ogni volta ci tocca e ci spinge ad accogliere questo mistero di una vita nuova che ci sorprende e ci supera.”

“Nella mattinata di sabato 25, Mons. Pierbattista Pizzaballa ha presieduto la messa solenne nella Basilica Superiore. Mons. Marcuzzo, in presenza di alcuni vescovi, numerosi concelebranti e una folla di fedeli ha tenuto l’omelia preparata dall’amministratore apostolico.

S. E. Mons. GIACINTO-BOULUS MARCUZZO
Vicario Latino per Israele

“La vita di Dio in noi passa attraverso l’ascolto: con Maria si riapre il dialogo tra Dio e l’uomo. Dialogare non significa soltanto ascoltare, ma stare in un atteggiamento costante di accoglienza del dono dell’altro. Ascoltare significa vivere una vita che non si afferma e non si definisce da sé; è vivere di una relazione.

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Un particolarità della festa di quest’anno è stata la presenza di una rappresentazione della Vergine di Fatima inviata nella commemorazione del centenario delle apparizioni in Portogallo.

P. AMJAD SABBARA, ofm
Parroco Latino di Nazareth

“Ringraziamo Dio per la presenza dell’immagine di Maria tra noi oggi e speriamo che il 2017, in cui si celebrano i cent’anni della sua apparizione a Fatima, il 13 maggio, sia un anno di bontà e benedizione per tutto il mondo, che il demonio sia frenato e s’inizi una fase nuova. Ci dà particolare gioia il fatto che questa immagine passi di qui e arrivi ad Aleppo, proprio il 13 maggio. Sarà la Vergine di Nazareth a consolare e rimanere accanto a chi soffre."

La liturgia solenne è stata l’espressione della grande fede e devozione dei cristiani di Nazareth e di tutta la Terra Santa.

NABIL ABU-NIKOLA
Fedele di Nazareth
“Oggi in modo particolare, tutta la nostra famiglia ha voluto ringraziare la Madonna per la sua protezione a tre miei nipoti, che due settimane fa sono caduti nel centro pastorale della parrocchia riportando gravi ferite. Grazie alla provvidenza divina e all’intercessione della Madonna sono guariti e hanno potuto partecipare con noi alla messa dell’Annunciazione che è la festa di Nazareth.”

La solennità si è conclusa con la tradizionale fiaccolata del Sabato sera presieduta dall’amministratore apostolico che ha voluto così ricordare il dodicesimo anniversario di della processione mariana da lui voluta quando era ancora il Custode di Terra Santa.