La mattina del 26 Dicembre alle 7,30 presso l'Infermeria del Convento di San Salvatore, è stata celebrata la Messa presieduta dal Custode di Terra Santa, Fra Pierbattista Pizzaballa. Alla cerimonia erano presenti numerosi frati.
Nell’omelia, predicata per la festa di Santo Stefano martire, il Custode ha ricordato i martiri di oggi, specialmente quelle della Siria.
«Anche se, molto spesso le persone anziane sono considerate “improduttive” per la società, come ad esempio i frati ricoverati nell'Infermeria – ha dichiarato fra Pizzatala – l'amore di Dio non ha limiti. Bisogna avere gli occhi rivolti verso il cielo per vedere la Gloria di Dio che si manifesta negli Ospedali e nelle Infermerie».
La messa è stata allietata dai canti di Natale. Il Custode ha concluso la cerimonia ringraziando i frati della comunità, le suore e il personale dell'Infermeria. Un’occasione per porgere gli auguri a Fra Stéphane Milovitch, Guardiano del Convento di San Salvatore.
Fra Milovitch ha presieduto i Vespri nella cripta della Chiesa greco-ortodossa di Santo Stefano. L’assemblea, compostata di pellegrini, religiosi e religiose è stata accolta dal sorriso di Padre Epiphanios, quale segno d'ecumenismo. L’edificio, costruito nel 1968, abitualmente accoglie i fedeli ortodossi greci e russi, ma – ha precisato Padre Epiphanios – è aperta a tutti ed è una gioia accogliere ogni anno i Francescani.
Gli ortodossi festeggiano Santo Stefano il 9 Gennaio.
Nell'oscurità della grotta, i fedeli riuniti pregano con le candele in mano. L’Adeste Fideles ricorda il Natale: Cristo è venuto a salvarci e dobbiamo essere pronti a testimoniare la nostra fede in Lui, a volte fino alla morte come Santo Stefano.
Fra Stéphane ha ricordato che la prima comunità cristiana del Monte Sion, spaventata per il martirio di una delle sue figure più importanti, si allontanò da Gerusalemme. Da quel drammatico avvenimento, il Vangelo si diffuse fino ai confini della Terra, rappresentando un beneficio per la comunità cristiana nascente.
Al termine della celebrazione, la fraternità del Getsemani, ha invitato i partecipanti a gustare il panettone e la famosa cioccolata calda offerti nel cortile del Convento. «Il miglior momento della giornata!» ha esclamato un frate scherzando.
HM et TD
Nell’omelia, predicata per la festa di Santo Stefano martire, il Custode ha ricordato i martiri di oggi, specialmente quelle della Siria.
«Anche se, molto spesso le persone anziane sono considerate “improduttive” per la società, come ad esempio i frati ricoverati nell'Infermeria – ha dichiarato fra Pizzatala – l'amore di Dio non ha limiti. Bisogna avere gli occhi rivolti verso il cielo per vedere la Gloria di Dio che si manifesta negli Ospedali e nelle Infermerie».
La messa è stata allietata dai canti di Natale. Il Custode ha concluso la cerimonia ringraziando i frati della comunità, le suore e il personale dell'Infermeria. Un’occasione per porgere gli auguri a Fra Stéphane Milovitch, Guardiano del Convento di San Salvatore.
Fra Milovitch ha presieduto i Vespri nella cripta della Chiesa greco-ortodossa di Santo Stefano. L’assemblea, compostata di pellegrini, religiosi e religiose è stata accolta dal sorriso di Padre Epiphanios, quale segno d'ecumenismo. L’edificio, costruito nel 1968, abitualmente accoglie i fedeli ortodossi greci e russi, ma – ha precisato Padre Epiphanios – è aperta a tutti ed è una gioia accogliere ogni anno i Francescani.
Gli ortodossi festeggiano Santo Stefano il 9 Gennaio.
Nell'oscurità della grotta, i fedeli riuniti pregano con le candele in mano. L’Adeste Fideles ricorda il Natale: Cristo è venuto a salvarci e dobbiamo essere pronti a testimoniare la nostra fede in Lui, a volte fino alla morte come Santo Stefano.
Fra Stéphane ha ricordato che la prima comunità cristiana del Monte Sion, spaventata per il martirio di una delle sue figure più importanti, si allontanò da Gerusalemme. Da quel drammatico avvenimento, il Vangelo si diffuse fino ai confini della Terra, rappresentando un beneficio per la comunità cristiana nascente.
Al termine della celebrazione, la fraternità del Getsemani, ha invitato i partecipanti a gustare il panettone e la famosa cioccolata calda offerti nel cortile del Convento. «Il miglior momento della giornata!» ha esclamato un frate scherzando.
HM et TD