La Messa dell’Assunzione nella Basilica del Getsemani | Custodia Terrae Sanctae

La Messa dell’Assunzione nella Basilica del Getsemani

ALLA TOMBA DELLA VERGINE

Sone due le “tombe vuote” venerate a Gerusalemme: quella di Cristo e quella di Sua Madre, la Beata Vergine Maria. In fondo alla valle del Cedron, nella zona del Getsemani, all’interno di una chiesa crociata, ora ortodossa, un’antichissima tradizione, avallata dalla concordanza di fonti letterarie e reperti archeologici, pone il luogo in cui la Madonna fu sepolta e poi assunta in cielo, con il suo corpo.


E’ dunque qui, che ogni anno il 15 agosto i cattolici di Gerusalemme e i pellegrini hanno la grazia di celebrare la Solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo. E così anche quest’anno, in molti si sono recati a visitare la Basilica dell’Assunzione. Un via vai continuo durante tutta la giornata, che è stata scandita da alcuni momenti particolari animati dai Frati della Custodia di Terra Santa.

Nel pomeriggio, il Custode di Terra Santa, P. Pierbattista Pizzaballa ha presieduto i Secondi Vespri, appena accanto alla Chiesa dell’Assunzione, nella cosiddetta Grotta dell’Arresto, dove un affresco, posto davanti a un piccolo altare, rappresenta la Beata Vergine Maria Assunta in cielo. Il piccolo ambiente era gremito di cristiani locali e stranieri che vivono a Gerusalemme ma c’era anche qualche pellegrino. Un momento di preghiera solenne e raccolto al tempo stesso, che è terminato con un’invocazione alla Regina di Terra Santa: “…ricorda che qui tu fosti costituita tenera Madre nostra e dispensatrice di grazie: veglia con speciale protezione sulla tua patria terrena, dissipa da essa le tenebre dell’errore poiché qui risplendette il Sole dell’eterna giustizia e fa che presto si compia la promessa del tuo Divin Figlio di formare un solo ovile sotto un solo pastore…”. Poi la peregrinazione di fedeli e francescani nella Basilica dell’Assunzione. La silenziosa processione ha sceso la lunga scalinata di 48 gradini (che insieme alla facciata, mantiene ancora l’austero e solenne stile crociato) e davanti alla Tomba della Madonna la raccolta assemblea ha vissuto un momento, breve ma intenso, di adorazione e preghiera, nell’atmosfera tipica delle chiese orientali, animata questa volta dalle melodie mariane della tradizione occidentale ... quasi a formare un’unica eco delle preghiere incessanti effuse, in questo luogo santo, nel corso dei secoli, da cristiani di tutte le denominazioni, e da pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

Dopo Custode e francescani, ciascuno dei presenti, è potuto entrare nell’edicola per accostarsi a quel banco di roccia che è ciò che rimane della tomba vuota di Maria.

Solo in questo giorno ai latini è concesso di presiedere una breve liturgia, dato che la Basilica detta anche “Tomba della Vergine”, è attualmente officiata soltanto dai cristiani ortodossi, greci e armeni. I frati minori, infatti, dopo un periodo di possesso esclusivo ne furono definitivamente cacciati nel 1757. Se è vero che nessun testo canonico ci dice come Maria trascorse gli ultimi anni e il modo in cui lasciò la terra, alcuni libri apocrifi, che vanno sotto il nome di ciclo sulla Dormizione della Madonna, tutti riconducibili a un documento originario, un prototipo giudeocristiano redatto intorno al II secolo, tramandano tutta una serie di informazioni sugli ultimi giorni e sulla morte di Maria, dicendo tra l’altro che gli apostoli deposero il corpo della madre di Gesù nel Getsemani in una tomba nuova che dopo tre giorni trovarono vuota.

La tomba, custodita e venerata dai giudeo-cristiani fin dai primi secoli, fu poi isolata dalle altre e racchiusa in una chiesa. La venerazione e il culto a Maria in questo luogo non sono venuti mai meno, nonostante tutte le trasformazioni, ed è proprio intorno a questa tomba vuota che è nata e si è alimentata la fede del popolo cristiano nell’Assunzione di Maria al cielo.

Se la Tomba della Madonna è il luogo santo di Gerusalemme direttamente connesso alla Solennità del 15 agosto, il momento liturgico più importante si è svolto però al mattino - a poche decine di metri dalla Chiesa dell’Assunzione - nella Basilica francescana del Getsemani. Qui, sempre il Custode di Terra Santa, ha presieduto una solenne Santa Messa partecipata soprattutto da cristiani che vivono a Gerusalemme. P. Pizzaballa nella sua omelia ha sottolineato come Maria anticipi la nostra realta’ e il trionfo della Chiesa tutta. I Padri della Chiesa - ha detto - hanno visto in Colei che partorisce il Figlio, il modello per la Chiesa e per tutti noi. E’ cosi che viene interpretato il passo dell’Apocalisse che si legge nella Liturgia della Parola di questa Solennita: "Nel cielo apparve un segno grandioso: uma donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo uma corona di dodici stelle …Essa partorì un figlio, destinato a governare tutte le le nazioni … "
“Maria e’ la donna scelta da Dio per la sua simplicità e umilta - ha proseguito il Custode di Terra Santa -. Attraverso il suo si’ totale, puo’ cantare il Magnificat "l´anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salavatore, perche ha guardado l´umilta della sua serva". È seguendo questo esempio che possiamo anche noi cercare di percorerre la la stessa strada”.
Come ha detto il Papa ieri, ricordando che quest’anno ricorre il 60esimo anniversario della definizione del dogma dell´Assunzione "Maria assunta in cielo è segno che Dio non ci abbandona… noi crediamo che Maria, come Cristo suo figlio, ha già vinto la morte e trionfa già nella gloria celeste, nella totalità del suo essere, in anima e corpo.