Santa Caterina ospita anche quest’anno il “Concerto per la vita e la pace” | Custodia Terrae Sanctae

Santa Caterina ospita anche quest’anno il “Concerto per la vita e la pace”

Betlemme, martedì 21 dicembre 2010.
È il decimo anno consecutivo che l’Associazione per la Vita e la Pace organizza il concerto che tradizionalmente viene ospitato anche nella Basilica di Santa Caterina nel complesso della Natività a Betlemme.
Il concerto si ripete in tre tappe: il 19 dicembre si è svolto a Greccio, dove San Francesco ha dato vita al primo presepe; il 21 dicembre qui in Betlemme, nella Basilica di Santa Caterina; il 22 dicembre si ripeterà nel tempio della musica a Gerusalemme, il teatro Binyanei Hauma. Betlemme si sta già “vestendo” a festa per la nascita del Salvatore.

I preparativi della festa si vedono ovunque e l’aria di festa avvolge anche “l’evento” concerto. Quest’anno il Concerto per la Vita e la Pace viene eseguito dall’Orchestra Giovanile Italiana della scuola di Fiesole che fu già diretta da nomi illustri come Muti, Abbado e Sinopoli. A dirigerla oggi è il maestro Nicola Paszkowski. Presenti tra il pubblico il Rev.mo padre Pierbattista Pizzaballa Custode di Terra Santa e S. E. Mons. Antonio Franco Nunzio Apostolico in Isreale e Cipro e Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina.

L’orchestra accompagna anche sette artisti, italiani e non, di fama internazionale. Gabrielle Mirabassi, clarinettista jazz, che ha la particolarità di suonare non solo lo strumento, ma di accompagnare la sua “voce” con movenze del corpo quasi di danza. Affascina il pubblico che estasiato segue le note del suo clarinetto che “balla” con lui. Giampaolo Pretto, primo flauto, impeccabile e preciso nella sua esecuzione molto sentita. Floreada Sacchi, arpista, che incanta l’intero pubblico con la sua esecuzione di Passacaglia dalla Suite n.7 di G.F. Haendel. Francesca Dego, violinista, bella e brava. In abito rosso natalizio sa dare sensazioni uniche con il suo violino, soprattutto nella sua prima esecuzione dell’op. VIII n.4 di Vivaldi, “L’inverno”. Due giovani violoncellisti: Miriam Prandi e Nemanja Stankovic.

Il fisarmonicista Mario Stefano Pietrodarchi che con la sua esibizione sa dare un tocco di movimento al concerto, grazie anche agli arrangiamenti del giovanissimo Fabio Canocchiella che proprio il 22 dicembre compie diciannove anni. Così giovane e così talentuoso da essere già molto conosciuto nel mondo della musica classica, ha curato gli arrangiamenti di Somewhere, tratto da West Side Story, e cantato dalla voce solista arabo-israeliana Mira Awad con il suo vocalist Amiram Eini, che chiudono l’esibizione tra gli applausi del pubblico commosso.

Davvero una bella serata dove a parlare di pace, come a volte capita, non sono discorsi retorici, ma il linguaggio universale della musica, un linguaggio che questa sera ha unito un pubblico che parla lingue diverse e che ha unito in tre serate platee diverse di tre diverse terre: Italia, Palestina, Isreale.

Marco Gavasso