Solennità della Sacra Famiglia a Nazaret | Custodia Terrae Sanctae

Solennità della Sacra Famiglia a Nazaret

Il Natale continua le sue tappe celebrative in Terra Santa, come una sinfonia retta dal ritmo del calendario liturgico della Chiesa latina di Roma. Per ogni giorno dell’Ottava di Natale, secondo una secolare tradizione, il calendario liturgico della Custodia di Terra Santa fa riflesso alle Celebrazioni Papali nell’Urbe. I figli di San Francesco, per volere del loro Padre, sono stati sempre legati a doppio nodo con gli usi liturgici della Curia Romana. Solo tenendo presente tale vincolo filiale con le celebrazioni dei Successori di Pietro a Roma si comprende l’oggi liturgico della Custodia di Terra Santa, che fonda e dà principio al calendario di tutta la Chiesa Latina di Terra Santa. Così si spiegano anche le peregrinazioni al Luogo del Martirio di Santo Stefano al Getsemani il 26 dicembre e, il giorno dopo, il bacio alla Roccia del Santo Presepio di Betlemme durante l’Ottava di Natale. Il giorno 28 l’appuntamento è fissato presso la Santa Grotta della Natività, dove si venerano i Sepolcri dei Santi Innocenti. Nella liturgia latina la pericope evangelica di Luca dell’Annuncio degli Angeli ai Pastori fuori del giorno di Natale ricorre anche il sesto giorno dell’Ottava di Natale, cioè il 30 Dicembre. Alcuni anni però, il 30 dicembre coincide con la festa della Santa Famiglia. Ora per ragione di semplicità la solennità dell’Annuncio dei Santi Angeli ai Pastori nel tradizionale santuario del Campo dei Pastori a Beit Sahur viene celebrata ogni anno dalla comunità di Betlemme il pomeriggio del 29 Dicembre.

Quest’anno la Sacra Famiglia è ricordata e festeggiata in tutta la Chiesa Latina il giorno 30 dicembre, e allora si intende che la peregrinazione deve essere fatta proprio lì alla Casa Santa di Nazaret, che ebbe il privilegio di accogliere per quasi trent’anni l’Emmanuele.
Al Mattino presto, verso le 6.30, i Pellegrini incominciano ad arrivare alla Santa Casa, conosciuta fin dall’antichità come Chiesa della Nutrizione e ora dedicata a San Giuseppe Patrono della Chiesa. Questa Casa vide l’opera del lavoro assiduo del Falegname di Nazaret, della Vergine Madre e del Figlio Unigenito di Dio, che cresceva loro sottomesso in sapienza, età e grazia.

Il grande mistero del silenzio della Famiglia di Nazaret è stato celebrato nella messa solenne presieduta da Sua Em. Rv.ma il card. Giovanni Coppa. Insieme a Lui, vescovi, il Guardiano di Nazaret Fra Riccardo Bustos, ofm e altri presbiteri e religiosi. Il card. Coppa nella sua omelia ha puntualizzato l’importanza che ha oggi la Santa Famiglia di Nazaret in quanto modello da presentare costantemente a
tutti gli uomini: “Padre, Madre e Figli costituisco l’unità sociale fondamentale che cresce nell’interdipendenza e nella distinzione naturale dei propri ruoli”. In questo la fede gioca un ruolo fondamentale. La famiglia di Nazaret è soprattutto un modello di fedeltà al piano salvifico di Dio, quindi modello per ogni famiglia,
comprese le comunità religiose. Al termine della celebrazione il card. Coppa ha benedetto una corona d’oro donata da una fedele di Nazaret all’immagine dell’Immacolata Concezione, come segno di ringraziamento alla Madre di Dio per la vicinanza alla sua famiglia nei duri momenti di prova che questa ha vissuto.
Infine, come di solito, si è scesi processionalmente nella Cripta della chiesa, venerando con la lettura del Vangelo di Matteo il Luogo della Santa Casa di Nazaret.