Tabgha. Una richiesta di Pace e di Giustizia | Custodia Terrae Sanctae

Tabgha. Una richiesta di Pace e di Giustizia

Domenica scorsa circa 5000 persone si sono riunite in protesta nei pressi della chiesa della Moltiplicazione in Galilea.

Domenica 21 giugno, i capi religiosi di Terra Santa hanno indetto una protesta pacifica per fare appello alla protezione dei luoghi Santi. Il 18 giugno infatti un incendio doloso ha colpito parte del complesso benedettino della chiesa della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci , che si trova sulle rive del lago di Tiberiade. Molte voci si sono elevate per esprimere solidarietà ai cristiani locali. Circa 5000 persone hanno preso parte alla manifestazione chiedendo giustizia e pace.

Sin dalle prime ore del giorno gli esponenti delle diverse chiese cristiane si sono riuniti per un momento di preghiera. Coordinatore di questo momento è stato Il Patriarca Latino Emerito di Gerusalemme Mons. Michel Sabbah il quale in un’intervista ha condannato con forza l’atto di vandalismo. È dell’opinione, ha detto Mons. Sabbah, che la chiesa debba fare del suo meglio e sperare che lo Stato di Israele si assuma la propria responsabilità dinanzi a questa situazione. In un discorso tenuto all’interno della chiesa, lo stesso Patriarca Emerito, ha inoltre fatto riflettere i presenti sulla persona di Cristo dinanzi alle persecuzioni: "Gesù ci ha detto che se qualcuno ci colpisce sulla guancia destra, siamo invitati a offrire l’altra guancia, siamo chiamati a essere persone di pace e di perdono, pronte a dare il perdono in tutto, il potere dell’amore è molto più forte”.



Durante la dimostrazione ,che ha visto il susseguirsi di canti e preghiere mariane, sventolavano bandiere Vaticane e le Croci. In alcuni momenti si sono visti manifesti richiedenti giustizia, e a volte si è dovuto ricordare ai partecipanti che il motivo per cui si trovavano in quel luogo era per una preghiera di pace.


P. SIMAAN JARAISI
Melkita di Nazareth – Cappellano degli scout in Galilea
"Atti negativi come questo sono un attacco alle relazioni tra i popoli. A noi che cerchiamo di vivere in pace qui in questa terra.. Ho portato un gran numero di scout, il nostro desiderio è costruire un mondo migliore."


Padre Inacio, osb
Benedettino
"La stragrande maggioranza della società israeliana non è né radicale né violenta, ma esiste una minoranza più radicale e questo lo abbiamo visto sin dall’anno scorso. È in atto uno sforzo per combattere l’atteggiamento di questa minoranza”



P. SIMAAN JARAISI
Melkita de Nazareth - Capellano degli scout in Galilea
"Spero che i responsabili dello Stato, la polizia, agiscano con durezza e giustizia e risolvano in pace ciò che è accaduto qui in questo convento."


La giornata ha avuto termine con la recita dei vespri, una preghiera di ringraziamento a Dio per tutte le grazie ricevute e per il bene fatto durante il giorno.