Gerusalemme, 5 ottobre 2012
“Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione, non estingua lo spirito dell’orazione e della devozione, come sta scritto nella Regola.” (S. Francesco, Lettera a S. Antonio)
Nella Chiesa parrocchiale di san Salvatore, la Santa Messa per l’inaugurazione del nuovo anno accademico 2012-2013.
I docenti dello Studium Biblicum Franciscanum, dello Studium Theologicum Jerosolymitanum e dello Studium Theologicum Salesianum, seminaristi di diverse nazionalità, religiosi e religiose, laici e collaboratori, hanno assistito alla celebrazione.
La messa, presieduta dal Custode di Terra Santa, Fr Pierbattista Pizzaballa, è stata concelebrata dai decani delle realtà accademiche di Gerusalemme.
Sulle note del Veni, creator Spiritus, una prece allo Spirito Santo affinché conceda luce e forza per il cammino accademico, è iniziata la celebrazione.
L’omelia del Custode ricalca il dialogo tra Dio e Giobbe introducendo un importante passaggio nel libro: la risposta di Dio. E prosegue citando Carl Barth, autore di un famoso commentario sul libro di Giobbe, in cui dice che Dio non risponde a Giobbe. Dio è la risposta. Intendendo che questo capitolo porta Dio direttamente di fronte a Giobbe, senza mediazioni.
Fra Pierbattista Pizzaballa, invita a prendere questa figura e tante altre dell’Antico e del Nuovo Testamento, come riferimento per la vita di fede.
Per non correre il rischio di: “Rendere Dio e la nostra fede in Lui funzionale a qualcosa e dobbiamo chiederci se i programmi e le iniziative che si avvieranno in quest’anno saranno funzionali per qualcosa, o saranno il frutto di un’esperienza che nutre la nostra vita spirituale, che vogliamo fare conoscere e comunicare”.
Il Custode, pur riconoscendo che: “La scienza ha bisogno di dividere, spezzettare l’oggetto del suo studio, per conoscerlo meglio nelle sue dinamiche interne”. Avverte che: “In questo modo si può cadere nel rischio di presumere di possederlo e perdere di vista il tutto, l’insieme, il senso delle cose che studia”.
Nel messaggio conclusivo e benaugurante, rivolto soprattutto agli studenti, il Custode ricorda che se la sapienza è la capacità di dare un sapore, un senso, alle cose che si studiano, per dare loro un orientamento e una sintesi; la preghiera è lo strumento necessario e imprescindibile. Perché solo la preghiera sarà d’aiuto per fare quella sintesi necessaria tra lo studio e la vita di fede, orientando tutto a Cristo, Primizia.
Prima della benedizione, fra Massimo Pazzini, Decano dello Studium Biblicum Franciscanum ha ringraziato il Custode per la partecipazione e i fratelli Salesiani per la presenza e la collaborazione.
Al termine della Messa, fra Pierbattista ha augurato a tutti un nuovo anno ricco di conoscenza e sapienza per imparare a spezzare, nella propria vita, il Pane della Parola.
Dopo la Messa, nel salone della Curia, un momento di condivisione fraterna.
A Gerusalemme, studenti e seminaristi godono di un’opportunità straordinaria e unica, data dal privilegio di poter studiare e approfondire la conoscenza della Parola di Dio in Terra Santa; dove la salvezza si è compiuta.
La loro formazione è possibile grazie ai docenti, biblisti, teologi ed esegeti che sono la ricchezza di questa Chiesa Madre di Gerusalemme.
“Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione, non estingua lo spirito dell’orazione e della devozione, come sta scritto nella Regola.” (S. Francesco, Lettera a S. Antonio)
Nella Chiesa parrocchiale di san Salvatore, la Santa Messa per l’inaugurazione del nuovo anno accademico 2012-2013.
I docenti dello Studium Biblicum Franciscanum, dello Studium Theologicum Jerosolymitanum e dello Studium Theologicum Salesianum, seminaristi di diverse nazionalità, religiosi e religiose, laici e collaboratori, hanno assistito alla celebrazione.
La messa, presieduta dal Custode di Terra Santa, Fr Pierbattista Pizzaballa, è stata concelebrata dai decani delle realtà accademiche di Gerusalemme.
Sulle note del Veni, creator Spiritus, una prece allo Spirito Santo affinché conceda luce e forza per il cammino accademico, è iniziata la celebrazione.
L’omelia del Custode ricalca il dialogo tra Dio e Giobbe introducendo un importante passaggio nel libro: la risposta di Dio. E prosegue citando Carl Barth, autore di un famoso commentario sul libro di Giobbe, in cui dice che Dio non risponde a Giobbe. Dio è la risposta. Intendendo che questo capitolo porta Dio direttamente di fronte a Giobbe, senza mediazioni.
Fra Pierbattista Pizzaballa, invita a prendere questa figura e tante altre dell’Antico e del Nuovo Testamento, come riferimento per la vita di fede.
Per non correre il rischio di: “Rendere Dio e la nostra fede in Lui funzionale a qualcosa e dobbiamo chiederci se i programmi e le iniziative che si avvieranno in quest’anno saranno funzionali per qualcosa, o saranno il frutto di un’esperienza che nutre la nostra vita spirituale, che vogliamo fare conoscere e comunicare”.
Il Custode, pur riconoscendo che: “La scienza ha bisogno di dividere, spezzettare l’oggetto del suo studio, per conoscerlo meglio nelle sue dinamiche interne”. Avverte che: “In questo modo si può cadere nel rischio di presumere di possederlo e perdere di vista il tutto, l’insieme, il senso delle cose che studia”.
Nel messaggio conclusivo e benaugurante, rivolto soprattutto agli studenti, il Custode ricorda che se la sapienza è la capacità di dare un sapore, un senso, alle cose che si studiano, per dare loro un orientamento e una sintesi; la preghiera è lo strumento necessario e imprescindibile. Perché solo la preghiera sarà d’aiuto per fare quella sintesi necessaria tra lo studio e la vita di fede, orientando tutto a Cristo, Primizia.
Prima della benedizione, fra Massimo Pazzini, Decano dello Studium Biblicum Franciscanum ha ringraziato il Custode per la partecipazione e i fratelli Salesiani per la presenza e la collaborazione.
Al termine della Messa, fra Pierbattista ha augurato a tutti un nuovo anno ricco di conoscenza e sapienza per imparare a spezzare, nella propria vita, il Pane della Parola.
Dopo la Messa, nel salone della Curia, un momento di condivisione fraterna.
A Gerusalemme, studenti e seminaristi godono di un’opportunità straordinaria e unica, data dal privilegio di poter studiare e approfondire la conoscenza della Parola di Dio in Terra Santa; dove la salvezza si è compiuta.
La loro formazione è possibile grazie ai docenti, biblisti, teologi ed esegeti che sono la ricchezza di questa Chiesa Madre di Gerusalemme.