Un gruppo speciale in visita a San Salvatore | Custodia Terrae Sanctae

Un gruppo speciale in visita a San Salvatore

Vedere gruppi di pellegrini cattolici che vanno e vengono da San Salvatore, il cuore della Custodia di Terra Santa, per incontrare il Custode o qualche altro frate è cosa abbastanza usuale e consolidata. Molto più raro è invece vedere gruppi di ebrei israeliani fare la stessa cosa.

Lo scorso 29 Febbraio un gruppo di quaranta israeliani appartenenti al "The institute for the research of Eretz Israel, Yad Izhak Ben-Zvi" è stato ricevuto da uno studente francescano della Custodia di Terra Santa che ha avuto con loro un lungo e amichevole dialogo in lingua ebraica nella "sala della madreperla" .

Il gruppo di visitatori, detto anche "Amanti di Gerusalemme" (Ohavei Yerushalaim in ebraico), aveva già dedicato tutta la mattinata alla presenza francescana in genere, in Terra Santa, visitando il Cenacolo, i PP. Cappuccini, le Monache Clarisse per poi finire la loro giornata al convento di San Salvatore, sede della Custodia. Nell’introdurre l’incontro, la guida, la signorina Nirit Shalev-Khalifa, ha presentato in maniera molto dettagliata e affascinante la presenza dei francescani in Terra Santa, dando particolare rilievo all’amore e alla tenacia con cui essi sono rimasti legati ai luoghi santi loro affidati, nonostante le grandi avversità che si sono succedute nel corso dei secoli.

Dopo questa introduzione, il frate ha presentato gli attuali impegni della Custodia, e anche la realtà passata e presente del convento di San Salvatore. Sono seguite numerose domande, su un gran numero di argomenti, da parte degli attenti visitatori. L’incontro si è concluso con uno scambio di doni. Il gruppo ha donato allo studente francescano il libro che la stessa sig.na Nirit ha scritto, "Verso il giardino chiuso. Visite nei conventi del Paese". Un volume molto pregevole, soprattutto per la bellezza delle fotografie.

Lo studente ha ricambiato donando ad ogni visitatore una copia del libretto "La presenza francescana in Terra Santa" e, alla guida, una copia di un libretto edito nel 1985 "La Chiesa di San Salvatore. Storia e Arte" di P. Metodio Brlek. Prima di lasciare il convento il gruppo ha visitato la chiesa, mostando grande interesse per il nuovo organo e promettendo di tornare in occasione dei concerti di inaugurazione che si terranno ad Aprile.
Le ultime parole scambiate sono state "grazie", ma soprattutto "arrivederci"!

OM

The institute for the research of Eretz Israel, Yad Izhak Ben-Zvi