Fede e cultura a Jaffa per la festa di Sant'Antonio

Fede e cultura a Jaffa per Sant'Antonio

La parrocchia cattolica di Jaffa ha celebrato il suo patrono, Sant'Antonio, il 10 giugno 2023, nel sabato più a ridosso della sua festa (13 giugno), per rispondere alle esigenze pastorali non solo della comunità cattolica araba locale, ma anche per accogliere i lavoratori migranti e le loro famiglie che si riuniscono per la messa settimanale del sabato.

La celebrazione è stata caratterizzata da tantissime etnie e culture, e ha visto la partecipazione di arabi, filippini, africani, latinoamericani, indiani, srilankesi, polacchi e della comunità di lingua ebraica, riuniti tutti insieme nel pomeriggio di festa, in cui si sono alternati numerosi colori e costumi.

La processione dalla chiesa di San Pietro alla chiesa parrocchiale ha dato il via alla festa. Ogni comunità partecipante ha coinvolto nella gioia gli spettatori lungo le strade con una gioiosa musica da banda, accompagnata da danze tradizionali.

Il Custode di Terra Santa, fr. Francesco Patton, ha presieduto la Santa Messa concelebrata dal parroco, don Agustin Pelayo, insieme ai sacerdoti della comunità di Jaffa e ad altri sacerdoti. Durante la liturgia, è stato conferito il sacramento della Confermazione a 8 bambini filippini e quello della Prima Comunione a un bambino della locale comunità cristiana di lingua araba e ad altri 14 provenienti dal continente africano.

In occasione della ricezione di questi sacramenti, il Custode ha sottolineato la profonda devozione di Sant'Antonio per il Corpo e il Sangue di Cristo e per i doni dello Spirito Santo. Il Custode ha ricordato ai primi comunicandi che “ogni volta che si riceve la comunione, si riceve veramente Cristo”. Ha anche aggiunto il Corpo e il Sangue di Cristo “non sono come un normale cibo che viene trasformato per diventare parte del corpo ma, al contrario, ricevere Cristo significa essere trasformati per essere parte del Suo Corpo, diventando figli e figlie di Dio”.

Inoltre il Custode ha detto ai cresimandi che ricevere il dono dello Spirito Santo è molto importante perché “lo Spirito di Dio è il respiro di Dio”. Quindi, ricevere il respiro di Dio significa respirare con lo stesso respiro di Dio che ci rende vivi e con un ruolo preciso all'interno del Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Alla fine, li ha incoraggiati a chiedere ogni giorno allo Spirito Santo di conoscere la volontà di Dio per servire il Corpo di Cristo.

Al termine della Messa, è seguita la tradizionale distribuzione del pane benedetto di Sant'Antonio. Prima di distribuire il pane al popolo, il Custode ha ricordato che, come nella Messa, il pane che riceveranno è un segno di comunione all'interno della comunità parrocchiale di Sant'Antonio, che è una sola nella fede ma diversa nella cultura e nella lingua.

Dopo la celebrazione della fede attraverso i sacramenti, la comunità ha voluto mostrare il suo ringraziamento con la condivisione del cibo e la presentazione di danze, musiche e canti tradizionali.

fra MARK VERTIDO PALAFOX, ofm