I guardiani della tomba di Cristo: lo sguardo di Thomas Coex

I guardiani della tomba di Cristo: lo sguardo di Thomas Coex

Venerdì 18, presso la Basilica reale di San Francesco il grande a Madrid, è stata presentata la mostra fotografica dal titolo “I guardiani della tomba di Cristo”, opera del fotografo francese Thomas Coex.

All’apertura erano presenti anche fra Tony Choukri, economo custodiale e fra Luis Quintana, vice curatore della mostra. 

L’autore dell’esposizione è Thomas Coex,  fotografo di professione per Agence France Press (AFP).  Alle spalle una lunga esperienza di vita e lavoro in Terra Santa. Dopo aver conosciuto  la realtà della Custodia di Terra Santa, decide nel 2013 di intraprendere un progetto fotografico che lo porterà a restare in Terra Santa fino al 2019. In questi sei anni ha avuto l’occasione di lavorare a stretto contatto con i frati francescani, entrando nella loro quotidianità fatta di preghiera e lavoro.

Come buoni samaritani in Terra Santa

“Quando sono entrato più a stretto contatto con i frati francescani, ho scoperto che non erano solo una realtà religiosa. Hanno scuole per bambini in diverse città, un istituto di musica a  Gerusalemme e tante altre realtà. Con questo progetto fotografico volevo mostrare il volto francescano in Terra Santa. Ogni frate ha il suo lavoro che non è solo religioso, questa è la parte che mi piace mostrare.”

Thomas ha avuto l'opportunità di immergersi completamente nella vita dei frati, condividendo i loro pasti, assistendo alle loro diverse mansioni e partecipando ai loro momenti di raccoglimento spirituale. 

“Volevo capire e poi mostrare – racconta Thomas – come mai da ottocento anni i francescani in Terra Santa sono così ben accettati dalla popolazione locale. Quali fossero, diciamo, i buoni samaritani in questi luoghi.” 

Un messaggio di pace sempre attuale

Questa è già la terza volta che Thomas presenta la sua mostra. Inaugurata a Gerusalemme e poi portata a Parigi, ora arriva in Spagna. Tuttavia, il messaggio di questi scatti rimane sempre attuale.

“L'esposizione potrebbe parlare allo stesso tempo sia del passato, del presente ma anche del futuro. Oggi la situazione in Terra Santa e tutta la regione è molto critica, ma il messaggio di pace dovrebbe essere più importante del messaggio di guerra. Abbiamo bisogno di più messaggi di pace oggi.”

Un messaggio di pace che ha ricordato anche fra Tony nel discorso di apertura: “Vivere alla maniera francescana significa essere fratello di tutti e cercare di togliere dal mondo la sofferenza creata dall'egoismo e dal potere dell'uomo. Spero che questa mostra sia un segno di solidarietà con i cristiani di Terra Santa e con coloro che soffrono in tutto il mondo.”

Una nuova consapevolezza 

Educato fin da piccolo nella tradizione cristiana-cattolica, Thomas racconta di come l’ esperienza di sei anni in Terra Santa abbia portato nuova consapevolezza alla sua fede.

“Per me, come fotografo,  è stata una rivoluzione. Ho avuto l’occasione di tradurre con i miei occhi e con la fotografia le parole che raccontano la vita di Gesù e questo per me è stato un grande dono. Inoltre, ho potuto comprendere meglio i problemi della situazione in Terra Santa ed i vari aspetti delle religioni e deipopoli che la abitano. Un’esperienza che solo Gerusalemme ti può regalare.”

Lucia Borgato