Presentato il progetto preliminare della sezione storica del Terra Santa Museum | Custodia Terrae Sanctae

Presentato il progetto preliminare della sezione storica del Terra Santa Museum

Secondo le stime, il museo dovrebbe essere inaugurato nel 2020 ed esporrà documenti e oggetti liturgici e artistici risalenti a diversi secoli, appartenenti al patrimonio della Custodia di Terra Santa.


Preservare i luoghi santi e, soprattutto, la fede e la tradizione cristiana nella terra in cui Gesù nacque, visse, morì e risorse. Una missione della Custodia di Terra Santa che acquisterà ancora più forza con l’inaugurazione della sezione storica del Terra Santa Museum. La collezione riunirà oggetti liturgici e artistici, oltre a documenti storici di diversi secoli.

Il progetto è affidato a una commissione che coinvolge la Custodia ed esperti provenienti da tutto il mondo. Il Comitato scientifico è diretto da Béatrix Saule, Direttore generale onorario del Castello di Versailles e guidato da Fr. Stéphane Milovitch, Direttore dei beni culturali della Custodia di Terra Santa, e Fr. Eugenio Alliata, Direttore della Sezione multimediale e archeologica del Terra Santa Museum.

BÉATRIX SAULE
Direttore generale onorario del Castello di Versailles
“Non mostreremo l’arte in sé e per sé considerata. Il Museo della Terra Santa si riproporrà, piuttosto, di mostrare la presenza cristiana a Gerusalemme nell’arco di due millenni. Questo avverrà in due diversi luoghi: nel Museo della Flagellazione, tramite i risultati degli scavi archeologici condotti dai francescani per 8 secoli e attraverso l’area multimediale già aperta sulla Via Dolorosa, e in secondo luogo in questa sezione storica del Terra Santa Museo.

Il 6 giugno è stato presentato il progetto preliminare dal comitato scientifico della Custodia di Terra Santa. Si stima che l’inaugurazione avverrà nel 2020, presso il Convento di San Salvatore a Gerusalemme, su una superficie di circa 1000 metri quadri, 2500 in totale, considerando le tre sezioni.



BÉATRIX SAULE
Direttore generale onorario del Castello di Versailles
“Si tratta di un museo con un respiro internazionale per la qualità delle opere che vi saranno esposte. Per la maggior parte si tratta di reperti unici al mondo. È quanto abbiamo potuto vedere durante la presentazione di alcune di questi pezzi nel Castello di Versailles nel 2013. È stata una mostra estremamente sorprendente per tutti i visitatori, e per gli esperti in modo particolare, perché nessuno immaginava l’esistenza di opere d’arte di questo livello e rarità e così ben conservate.”

Dei dipinti, un organo del XII secolo, spazi dedicati alle varie chiese o a San Francesco d’Assisi e al Convento di San Salvatore, registri storici di battesimo di cristiani locali, scavi archeologici, una sala multimediale, oggetti e abiti liturgici, regali offerti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia e dall’Italia e tanti altri Paesi, modelli di basiliche e perfino oggetti di un’antica farmacia. Sono solo alcuni degli elementi che andranno a comporre il museo, che esporrà quasi 300 opere. Un progetto portato avanti grazie a sforzi comuni.

BÉATRIX SAULE
Direttore generale onorario del Castello di Versailles
“É un dialogo che si instaura tra storici dell’arte, storici di Gerusalemme, storici della Palestina, storici di tutte le comunità religiose qui presenti. É un vero dialogo, un incontro estremamente ricco.”

Il museo avrà in totale 20 sale e sarà un ulteriore strumento di tutela del patrimonio storico, artistico e, principalmente, di fede della Terra Santa.