- Carissime sorelle e carissimi fratelli, il Signore vi dia Pace!
Il canto del Magnificat accompagna tutta la liturgia della solennità di Maria assunta al cielo in anima e corpo. È stato proclamato nel vangelo della Messa e ora lo canteremo, qui nella grotta degli apostoli prima di scendere alla tomba della Vergine.
Nel Magnificat noi cantiamo che Dio “ha guardato all’umiltà della sua serva” e poi che “ha innalzato gli umili”. La solennità dell’Assunta ci presenta ancora una volta il modo paradossale con il quale Dio agisce nella storia. Dio guarda agli umili e, poiché ha scelto lui stesso di umiliarsi facendosi uomo, cerca la donna più umile della terra e la sceglie per madre. Sceglie di incarnarsi non nella capitale della superpotenza di turno che è Roma, ma in un semisconosciuto villaggio della Galilea, di cattiva fama, chiamato Nazareth.
- E siccome Dio rovescia i potenti e innalza gli umili sceglie di innalzare il suo Figlio prima sulla croce poi alla sua destra nella gloria della risurrezione. E sceglie di innalzare accanto a sé nella gloria anche la Madre del suo Figlio, che aveva saputo mettersi a totale servizio dell’umiliazione del Figlio nell’incarnazione e stargli accanto nell’umiliazione della croce e della morte.
- Ecco il messaggio della festa odierna: Dio innalza gli umili! Dio non innalza i superbi e gli orgogliosi, non innalza quelli che sono pieni di sé, non innalza gli arroganti e quelli che si fanno valere con la forza, non innalza quelli che gridano in piazza o in televisione, non innalza quelli che detengono il potere economico, politico, militare o mediatico. No, Dio innalza gli umili. Dio ci innalza solo se abbiamo il coraggio di andare controcorrente rispetto alla mentalità del mondo. Dio ci innalza solo se diventiamo umili.
- Come ci ha ricordato papa Benedetto XVI qualche anno fa proprio nella solennità dell’Assunta: “Maria assunta in cielo ci indica la meta ultima del nostro pellegrinaggio terreno. Ci ricorda che tutto il nostro essere – spirito, anima e corpo – è destinato alla pienezza della vita; che chi vive e muore nell’amore di Dio e del prossimo sarà trasfigurato ad immagine del corpo glorioso di Cristo risorto; che il Signore abbassa i superbi e innalza gli umili (cfr Lc 1,51-52). Questo la Madonna proclama in eterno col mistero della sua Assunzione. Che Tu sia sempre lodata, o Vergine Maria! Prega il Signore per noi” (Benedetto XVI, Angelus, 15 agosto 2008).