Un Natale di pace e comunione. Lo hanno augurato le Chiese di Gerusalemme al Custode di Terra Santa per il tradizionale scambio di auguri delle festività natalizie. Nella giornata del 29 dicembre uno per uno i rappresentanti delle Chiese hanno fatto visita alla Custodia. Ad accoglierli il Custode di Terra Santa fra Francesco Patton, il vicario fra Dobromir Jastzal e fra David Grenier, segretario della Custodia. Pronunciati i discorsi ufficiali, in una clima cordiale e fraterno, sono stati eseguiti canti natalizi dai frati e sono stati offerti dolci e bevande.
La giornata è cominciata con i rappresentanti della Chiesa Greco-Ortodossa e il Patriarca Teofilo. Dopo aver augurato buon Natale, hanno detto a fra Francesco Patton: «Cogliamo questa opportunità per congratularci ancora una volta per la sua elezione e per riaffermare buone relazioni e cooperazione tra le nostre due fraternità». Il Custode da parte sua ha ricordato, come fatto anche dal Patriarca, il progetto che hanno sostenuto entrambe le Chiese: «Vorrei esprimere sentimenti di gratitudine per la relazione fraterna che ci ha permesso di cooperare nel restauro della Santa Edicola a Gerusalemme e della Chiesa della Natività a Betlemme».
I rappresentanti della Chiesa Armena sono poi giunti alla Custodia. Hanno augurato buon Natale e buon anno nuovo e parlato del grande servizio che la Chiesa svolge in Terra Santa. Il Custode ha risposto con gratitudine: «È una grande gioia accogliervi qui».
«Come dice la Sacra Scrittura, l'occhio non può dire alla mano "non ho bisogno di te", noi tutti siamo un solo corpo di Cristo - ha detto il responsabile della Chiesa Copta a Gerusalemme, durante la visita successiva - . Cristo è la testa e tutti noi siamo membra». Insieme a loro anche i rappresentanti della Chiesa Siriaco Ortodossa: «Siamo venuti a ricambiare gli auguri come fratelli. Speriamo che questo sia un anno di pace». Il Custode Fra Francesco Patton ha colto l'occasione per affermare: «Desidero dire ai nostri fratelli copti che tutti noi abbiamo pregato per coloro che sono stati uccisi e feriti recentemente nella cattedrale del Cairo e vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà e vicinanza alla Chiesa Copta. Vogliamo esprimere anche solidarietà e vicinanza ai fratelli della Chiesa Siriaca in Gerusalemme: stiamo pregando ogni giorno per la pace, particolarmente in Siria».
Con i Kawas in testa, un gruppo di frati della Custodia di Terra Santa ha poi raggiunto la sede della Chiesa Greco Cattolica Melchita. Il vicario patriarcale ha accolto i francescani in un grande salone. «Sono contento della vostra spiritualità francescana. Con Gesù Cristo voi francescani mostrate sempre l'umiltà. Grazie della vostra vita di umiltà, povertà e amore a Cristo», ha detto il vicario portando i saluti del Patriarca, in quel momento in Egitto come di tradizione per le feste.
Anche i rappresentanti della Chiesa Etiope hanno incontrato il Custode di Terra Santa nel pomeriggio, affermando: «È una tradizione spirituale questa che si ripete da anni. Vi auguriamo pace e prosperità».
In ultimo l'Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino Pierbattista Pizzaballa ha fatto visita alla Custodia, ricambiando gli auguri ricevuti dai frati francescani il 16 dicembre scorso. «È un po' strano in effetti...», ha detto all'inizio Pizzaballa tra le risate dei frati, essendo lui stato per dodici anni Custode di Terra Santa e trovandosi adesso in un altro ruolo. Tornato serio ha ricordato: «Questa è un'occasione per ringraziarvi del servizio che fate nei Luoghi Santi». Di seguito, Pierbattista Pizzaballa ha fatto visita ai malati dell'infermeria di San Salvatore, per augurare a tutti buon Natale.
Beatrice Guarrera
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