Le Chiese di Gerusalemme si incontrano per gli auguri di Pasqua | Custodia Terrae Sanctae

Le Chiese di Gerusalemme si incontrano per gli auguri di Pasqua

L'annuncio della resurrezione di Gesù è un messaggio che unisce tutte le confessioni cristiane nella gioia. Proprio per condividere questa gioia e per scambiarsi gli auguri di Pasqua, le Chiese di Gerusalemme si sono ritrovate insieme, come da tradizione. Le visite si sono svolte in due momenti diversi: nella settimana che ha seguito la Pasqua cattolica e in quella che ha seguito la Pasqua ortodossa. ll 10 aprile nella sede del Patriarcato greco-ortodosso si sono riuniti i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme: c'era l'Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino Mon. Pierbattista Pizzaballa, membri della comunità copta, siriaca, etiope, protestante, evangelica.



I frati francescani della Custodia di Terra Santa, per ragioni di Status Quo, hanno la possibilità, insieme a greco-ortodossi e armeni, di recarsi a far visita singolarmente ad ogni patriarcato. Dopo aver ricevuto il 3 marzo alcuni rappresentanti delle Chiese di Gerusalemme, sono stati loro stessi a muoversi in processione dal convento di San Salvatore, come prevede la tradizione, per porgere gli auguri di buona Pasqua. Il 10 aprile le visite dei francescani hanno riguardato i greco-ortodossi al mattino e copti e siriaci nel pomeriggio. L'11 aprile, invece, è stata la volta degli armeni e degli etiopi.

Sono momenti di incontro in cui si segue un cerimoniale ben preciso, ma c'è poi spazio anche per momenti più spontanei. Dopo l'ingresso nel patriarcato e l'accoglienza da parte dei membri della comunità, ci si siede nel salone dei ricevimenti e si pronunciano discorsi ufficiali. Dopo questo tempo, si servono bicchieri di alcolici, caffè e cioccolatini. È lì che si possono scambiare chiacchiere più informali e aggiornarsi sulle ultime novità.

Fr. Dobromir Jasztal, Vicario della Custodia di Terra Santa, ha pronunciato in queste occasioni i discorsi ufficiali, in assenza del Custode, in visita canonica a Cipro.
Fr. Dobromir ha parlato del messaggio della Pasqua e della gioia e ha messo in luce singolarmente alcune delle collaborazioni comuni. Con i greco-ortodossi la collaborazione per i lavori di restauro al Santo Sepolcro, per esempio. "Nonostante le difficili circostanze della presenza cristiana in questa Terra, il potere della Resurrezione ci riunisce. - ha detto il Vicario -. Oggi vogliamo dare testimonianza della fratellanza e della vittoria di Gesù ".

"Dal profondo del nostro cuore vogliamo ringraziarvi per essere venuti - ha affermato più tardi il Patriarca Copto Anba Antonious -. La croce è il nostro ponte per passare dalla morte alla vita. Non c'è resurrezione senza dolore".
"Siamo qui per condivider la buona novella della Pasqua anche con i nostri fratelli e sorelle che soffrono in Siria e in altri Paesi", ha detto il Vicario Fr. Dobromir in visita al Patriarcato Siriaco. Il Vicario ha rinnovato la gratitudine per l'accoglienza ricevuta il giovedì santo in occasione della peregrinazione alla chiesa siriaca di San Marco.

Anche al Patriarcato armeno l'accoglienza ai francescani è stata calorosa e Fr. Dobromir ha ringraziato per ogni relazione di vera fraternità dove si vive insieme in Terra Santa e nei Luoghi Santi. Il patriarca armeno Nourhan Manougian ha sottolineato poi che i francescani hanno da poco celebrato gli 800 anni di presenza in Terra Santa e quanto importante sia stato il contributo dato in questi anni alla comunità locale.
Con grande cordialità e fratellanza anche il Patriarca etiope Aba Embakob ha ricevuto i francescani. Gli auguri di Pasqua con gli etiopi hanno chiuso gli incontri: a una sola voce le Chiese hanno testimoniato che Cristo è veramente risorto.

Beatrice Guarrera