La festa del Re dei Belgi a San Salvatore (2007) | Custodia Terrae Sanctae

La festa del Re dei Belgi a San Salvatore (2007)

A richiesta del Console Generale del Belgio, sua Eccellenza il Signor Leo Peeters, la Custodia ha, questo 15 novembre, ristabilito una antica tradizione: la festa in onore del Re dei Belgi.

È stato quindi in francese che il vicario custodiale, fra Artémio Vítores, si è rivolto a Sua Eccellenza il Console Generale e ad alcuni connazionali Belgi presenti, per presentare loro i suoi auspici per il re ed il paese, auspici di prosperità e di pace. Per essere fedeli alle necessità belga, la celebrazione si è svolta nelle tre lingue in uso: in olandese, in francese e in tedesco.

Un libretto specialmente preparato per l’occasione, ha dato la possibilità ai fedeli presenti di seguire l’ordine della Messa. L’omelia data dal padre domenicano belga, Christian Eeckhout, dell’École Biblique si è alternata nelle due lingue principali tanto quanto si sono alternati il commnento sul vangelo e le allusioni fatte sulla attuale situazione politica in Belgio.

Al termine dell’Eucaristia, nel salone del convento di San Salvatore, la Custodia di Terra Santa ha accolto la delegazione Belga presente, ed è stato lì che il Console Generale, Leo Peeters ha ricevuto gli auspici tradizionali per una festa tale.

Nello stesso salone che il Signor Philippe Potjes, console incaricato degli affari politici, è stato interrogato sulla relativa somiglianza tra la situazione in Terra Santa e quella attuale del Belgio: una terra, due lingue, due popoli, un passato comune in bene o in male ed un avvenire necessariamente in comune. Così ha voluto rispondere il Signor Potjes alla domanda “Come vede da questo paese la situazione in Belgio?”: “Questo rende molto relativi i problemi che possono sembrare delle montagne quando sono visti da dentro il Belgio. Qui, malgrado un conflitto molto duro e sanguinoso e che dura da tanto tempo, gli israeliani e i palestinesi continuano a parlarsi, a fare delle cose insieme, anche se non si tratta della maggioranza della popolazione dei due popoli, ma questo fatto è portatore di speranza.
Questo potrebbe inoltre suscitare nuove idee in Belgio: vedersi diversamente e considerare in primo luogo tutto ciò che abbiamo in comune e che ci unisce, come il tesoro dell’eredità della civiltà europea e delle eredità più locali, ed in particolare per rendersi conto che in definitiva ci sono più le cose che ci uniscono che le cose che ci separano. Il nostro paese è un luogo di fusione di tutte le grandi culture europee al quale forse facciamo troppo poca attenzione.
Per tutti coloro che lo vogliono e che non si rinchiudono dentro degli schemi predeterminati, c’è la possibilità di un paese crocevia, c’è un avvenire per il Belgio.”
Speriamo che la preghiera fervente che è stata rivolta a Dio dopo Gerusalemme possa ispirare i dirigenti del Belgio a trovare una via d’uscita dalla crisi politica che sta attraversando attualmente.

MAB


Data del 15 novembre
Malgrado quanto possa apparire, non è stato per la festa di Sant’Alberto il Grande, la quale secondo il calendario romano è festeggiata il 15 novembre, che abbiamo pregato per l’attuale re dei Belgi, Alberto II.

La data della festa del re è stata definitivamente abolita nel 1934 quando si festeggiava la festa di San Leopoldo, il santo patrone del primo re dei Belgi, S.M.R. Leopoldo Primo, il 15 novembre.
È stato con il Concilio Vaticano II che cambiando la festa di Sant’Alberto vescovo e dottore della Chiesa al 15 novembre, gli ha dato priorità su San Leopoldo. In questo giorno in Belgio si festeggia anche la festa della comunità tedesca (circa 1% della popolazione).
Il 15 novembre è anche la data che festeggia l’indipendenza della Palestina.

La comunità belga in Terra Santa
La comunità belga in Terra Santa è composta di qualche migliaio di connazionali perlopiù di doppia nazionalità israeliano-belga della comunità ebraica.
Il consolato generale del Belgio online www.diplomatie.be/jerusalemfr/