Letture: At 1,6-14; Sal 86; Gv 16,5-11
1. Carissime sorelle e carissimi fratelli, il Signore vi dia Pace!
Un saluto speciale a tutti coloro che ci seguono attraverso il Christian Media Center, fedeli e pellegrini, amici e benefattori di Terra Santa. Un saluto speciale a tutti i nostri amici e benefattori di lingua spagnola. Speriamo che nei prossimi mesi siate nuovamente in grado di vivere l’esperienza del pellegrinaggio ai Luoghi Santi, per poter rinnovare la vostra fede a contatto con i Luoghi che portano la memoria fisica del mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio per noi e per la nostra salvezza. Dato che non è ancora possibile, cerchiamo di raggiungervi attraverso la trasmissione di questa speciale Eucaristia, che celebriamo per voi e secondo le vostre intenzioni.
Insieme al Santo Padre Papa Francesco preghiamo anche per gli eventi che stanno accadendo qui a Gerusalemme. Chiediamo a Cristo risorto, Principe della Pace, che questa Città Santa “sia luogo di incontro e non di scontri violenti, luogo di preghiera e di pace”. Preghiamo il Signore che tutti gli attori si sforzino di “cercare soluzioni condivise affinché l’identità multireligiosa e multiculturale della Città Santa sia rispettata e possa prevalere la fratellanza. La violenza genera solo violenza” (Papa Francesco, Angelus 5-9-2021).
2. Siamo nel Cenacolino, a pochi metri dal Cenacolo, il luogo dove Gesù ha celebrato l’ultima Cena, istituendo l’Eucarestia e il sacerdozio, insegnandoci il servizio attraverso la lavanda dei piedi e insegnandoci anche il comandamento dell’amore reciproco. Il Cenacolo è il luogo in cui Gesù ci ha parlato del dono dello Spirito Santo durante i discorsi dell’ultima Cena che l’evangelista Giovanni ha voluto trasmetterci. Ne abbiamo appena ascoltato un frammento.
3. Nel Cenacolo Gesù è apparso ai discepoli la sera della prima Pasqua e anche otto giorni dopo. Nel Cenacolo, dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo, che celebreremo tra pochi giorni, gli apostoli sono rimasti riuniti in preghiera, in attesa del dono dello Spirito Santo, assieme a Maria Madre di Gesù e della Chiesa nascente.
Nel Cenacolo è disceso lo Spirito dando ai discepoli la forza di affrontare il mondo e la franchezza di annunciare che Gesù è risorto e che offre perdono e vita eterna a tutti coloro che lo accolgono, si pentono dei propri peccati e ricevono il battesimo che li immerge nella relazione di amore che unisce il Padre al Figlio e allo Spirito Santo.
4. Nel Cenacolo, noi frati della Custodia di Terra Santa abbiamo anche la nostra prima sede qui a Gerusalemme. È un luogo a noi particolarmente caro, perché fin dal 1332 il Re di Napoli Roberto d’Angiò ottenne per noi la proprietà e il diritto di abitarvi e sua moglie la Regina Sancia di Maiorca finanziò la costruzione del nostro convento.
5. Quest’oggi noi siamo ancora qui, a due passi dal Luogo della discesa dello Spirito Santo, in preghiera assieme alla Madre di Gesù, nel mese a lei dedicato, a invocare ancora una volta assieme a Maria la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa e sull’umanità intera.
Vogliamo continuare a chiedere che lo Spirito agisca dentro il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo e aiuti tutti a riconoscere ed accogliere Gesù come l’inviato di Dio e come il Salvatore dell’umanità.
6. Vogliamo chiedere che lo Spirito scuota ancora le pareti della Chiesa come scosse le pareti del Cenacolo nella prima Pentecoste e discenda nelle menti e nei cuori dei pastori, dando loro il coraggio che ha donato ai primi Apostoli di tornare a parlare sulle piazze del mondo, per annunciare il Vangelo, per raccontare ciò che Gesù ha fatto e detto per noi, per invitare ancora nuovamente alla conversione, per invitare tutti a tornare a Dio.
7. Vogliamo chiedere che lo Spirito convinca nuovamente il mondo “riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio”, come ci ha detto Gesù nel breve brano evangelico che abbiamo letto. Che lo Spirito ci aiuti cioè a comprendere che il grande peccato è quello di non credere, cioè di non accogliere in modo personale, Gesù come inviato di Dio, Figlio suo e nostro Salvatore. Che lo Spirito ci aiuti a comprendere che la giustizia di Dio si è manifestata nel mistero dell’incarnazione, nella vita e nelle parole di Gesù, nella sua passione, morte e risurrezione e nel suo ritorno al Padre per aprire a noi la via del ritorno al Padre. Che lo Spirito ci aiuti a comprendere anche che il giudizio di Dio consiste nel condannare il Principe di questo mondo, cioè il Diavolo, per impedirgli di sabotare la nostra vita e per impedire che il Maligno e i malvagi abbiano la meglio in questo mondo, nella storia, sulla vita dei poveri e degli umili che si fidano di Dio.
8. Vogliamo anche chiedere allo Spirito di portare guarigione all’umanità intera. Papa Francesco ci ha chiesto di pregare con fede e quotidianamente, assieme a Maria, durante questo mese, perché cessi la pandemia da corona virus. E anche in questa occasione e in questo luogo vogliamo accogliere il suo invito e pregare per “le tante persone che sono state toccate dal virus e continuano a subirne le conseguenze: dai nostri fratelli e sorelle defunti alle famiglie che vivono il dolore e l’incertezza del domani; dai malati ai medici, agli scienziati, agli infermieri, impegnati in prima linea in questa battaglia; dai volontari a tutti i professionisti che hanno prestato il loro prezioso servizio in favore degli altri; dalle persone in lutto e dolore a quelle che, con un semplice sorriso e una buona parola, hanno portato conforto a quanti erano nel bisogno; da quanti – soprattutto donne – hanno subìto violenza tra le mura domestiche per la chiusura forzata a quanti desiderano riprendere con entusiasmo i ritmi di vita quotidiana” (Papa Francesco, 1° maggio 2021).
9. In questo luogo santo, che ci richiama la Pentecoste, preghiamo anche noi con fiducia per tutti gli amici e benefattori di Terra Santa, per i pellegrini e per tutti coloro che ne hanno bisogno, preghiamo per Gerusalemme e per tutti gli abitanti della Terra Santa in questo tempo di sofferenza e di violenza e ci rivolgiamo a Maria con le parole suggerite da papa Francesco:
“Madre amatissima, fa’ crescere [qui e] nel mondo il senso di appartenenza a un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza della fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.
O Maria, consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia [e dall’epidemia ancor più pericolosa della guerra, della violenza e dell’inimicizia], così che la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale. Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza”. Amen.
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11-05-2021 - Hch 1,6-14; Ps 86; Jn 16,5-11
Queridos hermanos y hermanas: que la paz del Señor esté con vosotros.
1. Saludo a todos los que siguen esta celebración a través del Christian Media Center, fieles y peregrinos, amigos y bienhechores de Tierra Santa. Saludo, especialmente, a todos nuestros amigos y bienhechores de lengua española; esperemos que, en los próximos meses, puedan volver a vivir la experiencia de peregrinar a Tierra Santa y renovar la fe, en los lugares que son memoria viva de la encarnación del Hijo de Dios y de nuestra salvación. Como todavía no es posible venir en peregrinación, intentamos estar unidos a vosotros a través de la transmisión de esta santa Misa que celebramos por vosotros y vuestras intenciones.
Juntos al santo Padre el Papa Francisco rezamos también por los acontecimientos que están sucediendo aquí en Jerusalén. Pedimos al Cristo resucitado que es el Príncipe de la Paz para que esta Ciudad Santa “sea lugar de encuentro y no de enfrentamientos violentos, lugar de oración y de paz”. Rogamos al Señor pare que todos los actores hagan esfuerzos para “buscar soluciones compartidas para que la identidad multirreligiosa y multicultural en la Ciudad Santa sea respetada, y pueda prevalecer la fraternidad. La violencia genera solo violencia” (Papa Francisco, Angelus 9-5-2021).
2. Estamos en el convento que llamamos, en italiano, Cenacolino, a pocos metros del Cenáculo, el lugar donde Jesús celebró la última cena, instituyó la Eucaristía y el sacerdocio; nos enseñó a servir a los demás con el lavatorio de pies y nos dio el mandamiento nuevo del amor. El Cenáculo es el lugar en el que Jesús nos ha hablado del don del Espíritu Santo durante los discursos de la última cena que el evangelista San Juan ha querido transmitirnos y del que hemos escuchado unos versículos en el evangelio que se nos ha proclamado.
3. En el Cenáculo Jesús se apareció a sus discípulos en el atardecer del día de Pascua (Jn 20, 19) y ocho días después (Jn 20, 26). En el Cenáculo, después de la Ascensión del Señor al cielo, que celebraremos dentro de pocos días, los apóstoles estaban reunidos en oración, esperando la venida del Espíritu Santo, junto con María, Madre de Jesús y de la Iglesia naciente (Hch 1, 14). En el Cenáculo, bajó el Espíritu Santo sobre los discípulos (Hch 2, 3-4), dándoles la fuerza para anunciar que Jesús ha resucitado (Hch 2, 32) y ofrece el perdón y la vida eterna para todos los que le acogen, se arrepienten de sus pecados y reciben el bautismo que les sumerge en la relación de amor que une al Padre, al Hijo y al Espíritu (Hch 2, 41).
4. El Cenáculo fue la primera casa de los frailes de la Custodia de Tierra Santa en Jerusalén. Es un lugar muy querido para nosotros porque, en 1332, el rey de Nápoles, Roberto de Anjou, consiguió para los franciscanos la propiedad y el derecho de vivir en este lugar, y su mujer, la reina Sancha de Mallorca, financió la construcción de nuestro convento.
5. Hoy nos encontramos aquí (a dos pasos del lugar de Pentecostés), en oración con María, madre de Jesús, en el mes dedicado a ella; para pedir, junto a ella, la venida del Espíritu Santo sobre la Iglesia y la humanidad entera. Queremos seguir implorando que el Espíritu Santo habite en el corazón de los hombres y mujeres de nuestro tiempo y nos ayude a reconocer a Jesús como el enviado de Dios y el salvador del mundo (1Jn 4,13).
6. Queremos pedir, una vez más, que el Espíritu Santo haga temblar las paredes de la Iglesia, como temblaron las del Cenáculo en Pentecostés (Hch 2, 2) y baje sobre la mente y el corazón de los pastores, dándoles el coraje que infundió a los primeros apóstoles, para hablar en las plazas del mundo y anunciar el evangelio; para contar lo que Jesús ha hecho y dicho por nosotros e invitar nuevamente a todos a la conversión, a volver a Dios (Hch 3, 19. 26).
7. Queremos pedir que el Espíritu Santo convenza de nuevo al mundo “en lo referente al pecado, a la justicia y al juicio” (Jn 16, 8), como acabamos de escuchar en el pasaje evangélico que hemos leído. Pidamos al Espíritu que nos ayude a comprender que el gran pecado es no creer, no acoger personalmente a Jesús como enviado de Dios, hijo suyo y salvador nuestro. Que la justicia de Dios se ha manifestado en la encarnación, la vida y las palabras de Jesús; en su pasión muerte y resurrección, y en su vuelta al Padre, para abrirnos el camino de nuestro retorno a Dios (Jn 14, 1-2). Pidamos que el Espíritu Santo nos ayude a comprender que el juicio de Dios consiste en condenar al Príncipe de este mundo, el Diablo, e impedirle que destruya nuestra vida; luchar para que el Maligno y los malvados no triunfen en nuestro mundo, en la historia y en la vida de los pobres y humildes que confían en Dios.
8. Queremos pedir también al Espíritu Santo la sanación de toda la humanidad. El Papa Francisco nos ha solicitado que, en este mes, junto a la Virgen María, oremos con fe implorando a Dios el fin de la pandemia del coronavirus. En este momento y en este lugar, acogemos la invitación del papa para rezar por:
“Las muchas personas que han sido tocadas por el virus y siguen sufriendo sus consecuencias: desde nuestros hermanos y hermanas fallecidos hasta las familias que viven el dolor y la incertidumbre del mañana; desde los enfermos hasta los médicos, científicos y enfermeros que están comprometidos en primera línea en esta batalla; desde los voluntarios hasta todos los profesionales que han prestado su valioso servicio en favor de los demás; desde las personas que están de luto y las que sufren, hasta las que, con una simple sonrisa y una buena palabra, han llevado consuelo a los necesitados; desde los que -especialmente las mujeres- han sufrido la violencia dentro de las paredes de sus casas debido al confinamiento forzoso hasta los que desean retomar los ritmos de la vida cotidiana con entusiasmo.” (Papa Francisco. 1 Mayo 2021)
9. En este lugar santo, donde aconteció Pentecostés, oramos por todos los amigos y bienhechores de Tierra Santa; por los peregrinos y todos los que tienen necesidad; oramos por Jerusalén y por todos los que viven en Tierra Santa en este tiempo de sufrimiento y de violencia, y rogamos a la Santísima Virgen María con las palabras del Papa Francisco:
“Madre amadísima, haz que crezca [aquí y] en el mundo el sentido de pertenencia a una gran familia, en la conciencia del vínculo que nos une a todos, para que con espíritu fraterno y solidario acudamos en ayuda de las tantas pobrezas y situaciones de miseria. Alienta la firmeza de la fe, la perseverancia en el servicio, la constancia en la oración.
Oh María, consuelo de los afligidos, abraza a todos tus hijos atribulados y haz que Dios intervenga con su mano omnipotente para librarnos de esta terrible epidemia [y de la epidemia aún más peligrosa que es la guerra, la violencia y la enemistad], para que la vida pueda retomar su curso normal con serenidad. Nos encomendamos a Ti, que brillas en nuestro camino como signo de salvación y esperanza.”